America: sbarca il farmaco della sazietà
Davvero una pillola può farci credere di aver già mangiato? A quanto pare si e gli americani ne fanno già uso. Il composto, scatenando meccanismi molecolari inganna il corpo e ci fa credere di aver assunto cibo. Sperimentata più volte negli anni, ora perfezionata, la pillola della sazietà torna a far discutere sulla sua validità o meno.
Ma come funziona più precisamente questo farmaco? E soprattutto, funziona? Vediamolo un passo alla volta. Nei primi esperimenti, condotti da ricercatori delle università di Houston e Virginia, erano riusciti a spegnere nel cervello dei topi il gene Rap1, osservando che gli animali in questo modo mangiavano meno e bruciavano più grasso corporeo. A ridurre l’appetito è una maggiore produzione da parte dell’ipotalamo di un ormone chiamato POMC. In America il farmaco è ora presente in tutte le farmacie, costa 300 euro e va assunto ogni giorno per un mese. Sugli effetti collaterali ancora non si sa molto, ma i ricercatori rassicurano, non mette a rischio ne fegato ne cuore.
Grasso è bello! Diceva John Travolta nel film Hairspray. Ma quando è troppo è troppo. Una ricerca condotta nel 2018 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le percentuali di obesità nel mondo; al primo posto vi sono le isole Samoa Americane, con bel il 93,5% della popolazione sovrappeso. Cifre da far girare la testa, anzi, ribaltare lo stomaco per rimanere in tema. Al secondo posto le Isole Kiribati, in Oceania, con l’81,5%. Sul terzo gradino del podio dei più grassi al mondo gli USA.
Anche in Italia non scherziamo, si sa ci piace mangiare, e più di un terzo della popolazione adulta è infatti sovrappeso, una su 10 obesa. Sempre più diffusa è anche l’obesità infantile. Il problema, secondo alcuni medici è culturale, oggi vi è l’idea che un bambino obeso stia bene, uno non obeso sia “sciupato”.
Ma torniamo a parlare della nostra pillola magica. Oggi, la farmacoterapia contro l’obesità non è una novità ed ha già visto diverse false anticipazioni. Tuttavia, con i nuovi sviluppi di questi farmaci i dibattiti si sono riaperti tra chi è pro e chi contro.
Mauro Coruzzi, conosciuto come Platinette, ai microfoni di Porta a Porta confessa di esserci procurato il farmaco americano: “Ho abbinato al farmaco una dieta fortemente ridotta dal punto di vista delle calorie che al massimo mi ha fatto raggiungere 1200 calorie al giorno”.
Tutti i farmaci infatti, hanno una dicitura che consiglia una vita sana ed una dieta equilibrata, altrimenti il farmaco non funziona. Continua poi Platinette: “Ho perso in un mese 8 kg, con l’introduzione di questo farmaco avevo perso la fame.”
Molti medici però rimangono scettici, sconsigliano vivamente facili escamotage o diete troppo radicali, consigliando un percorso di educazione alimentare da mantenere costantemente e un buon livello di attività fisica. D’altronde, è sempre meglio una corsetta mattutina seguita da un buon piatto di pasta, piuttosto che una pillola no?!