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Ascoli, le guardie del carcere in protesta per violazione degli accordi contrattuali


E’ dalle prime ore del mattino di sabato scorso che gli agenti del corpo di polizia penitenziaria del carcere di Ascoli Piceno stanno rinunciando a consumare il pasto previsto presso la mensa di servizio. Si tratta di una vera e propria protesta spontanea e silenziosa rivolta contro la direzione del carcere, la quale sembrerebbe violare ripetutamente gli accordi contrattuali e di conseguenza i vari diritti ai lavoratori che ne conseguono. Andrea Chiatti, segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziara, e Leo Beneduci, segretario regionale del sindacato autonomo Osapp, hanno denunciato il fatto e Chiatti ha inoltre aggiunto che «la Uilpa Polizia Penitenziaria - prosegue - affiancherà e sosterrà gli operatori nella loro protesta e sin dalle prossime ore avvierà ulteriori iniziative, chiedendo anche l'urgente intervento del Provveditore regionale». L'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria ha spiegato Beneduci, associandosi alla protesta avrebbe segnalato più volte le molteplici e ingiustificate disfunzioni riguardo alle modalità di corresponsione degli straordinari con mancato pagamento e accumulazione per la fine dell'anno, alla gestione dei turni di servizio e alla distribuzione del carico di lavoro che penalizza tutto il corpo di vigilanza del carcere. Chiatti ha infine concluso: «La UILPA Polizia Penitenziaria affiancherà e sosterrà gli operatori nella loro protesta e avvierà ulteriori iniziative, chiedendo anche l’ormai necessario intervento del Provveditore regionale affinché impartisca determinate direttive che possano portare alla risoluzione le questioni sollevate e diano immediate risposte alla Polizia penitenziaria ascolana, non potendo più accettare che alla moltitudine dei problemi che affliggono il Corpo a livello nazionale, si uniscano vicissitudini tutte locali, di cui si potrebbe e si vorrebbe volentieri fare a meno».


Niccolò Lumini

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