"Azioni troppo care": il tweet di Musk fa fare un tonfo in borsa a Tesla

'Tesla stock price is too high imo'('il prezzo delle azioni di Tesla è troppo alto secondo me'): sono bastate queste sette parole in un tweet di ElonMusk per far crollare di oltre il 10% il valore del gruppo, bruciando circa 14 miliardi di dollari di capitalizzazione (di cui 3 miliardi del pacchetto azionario detenuto dallo stesso MUSK). Il titolo, che a inizio seduta quotava intorno ai 770 dollari, è precipitato in pochi minuti a quota 685, per poi chiudere a 701,32 dollari, pari a -10,30%. Le parole di Musk riflettono in effetti la corsa del titolo Tesla che in appena sei mesi è passato da 300 a 900 dollari, per dimezzarsi dopo lo scoppio della crisi coronavirus e poi riprendersi velocemente anche alla luce dell'ultima trimestrale. Il CEO di Tesla non è nuovo a queste disavventure: già nel 2018 aveva pubblicato un tweet in cui - a Borsa aperta - prospettava il possibile delisting di Tesla, con conseguente alterazione del corso azionario, che gli è costato una denuncia da parte della Sec (la Consob americana), conclusasi con un accordo in base al quale Musk non dovrebbe diffondere tweet che spostano il mercato senza prima concordarli con l'ufficio legale della sua compagnia. Così non è stato, evidentemente, con conseguenze pesantissime. Ma Musk - che negli stessi minuti del tweet incriminato, ha anche rilanciato la sua opposizione al lockdown ed ha annunciato l'intenzione di liberarsi di qualsiasi proprietà 'fisica' in nome della libertà - sembra al momento più interessato ad altro che non all'andamento del suo patrimonio.