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Dalla Luna a Marte: con il programma Artemis un nuovo balzo siderale per l’uomo

Aggiornamento: 4 mag 2020


I piani di esplorazione lunare umana della NASA si basano su un approccio in due fasi:

il primo è basato sulla rapidità di esecuzione: atterrare sulla Luna entro cinque anni, mentre il secondo è volto a stabilire una presenza umana costante e numerosa sopra e in orbita al nostro satellite entro il 2024.

L'agenzia spaziale americana utilizzerà ciò che apprenderemo sulla superficie lunare per prepararci al prossimo grande salto: l'invio di astronauti su Marte.

Lavorando in maniera sinergica sia con aziende statunitensi che con partner internazionali, la NASA spingerà i confini dell'esplorazione umana dove mai aveva osato prima. L’Agenzia spaziale statunitense sta lavorando, inoltre, al progetto per inviare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024 come parte del Programma Artemis e stabilire lì una presenza umana permanente entro il prossimo decennio al fine di esplorare nuovi campi della scienza e gettare le basi affinché un domani i nuovi pionieri spaziali possano utilizzare il satellite terrestre come una nuova frontiera dell’imprenditoria e dell’economia.

Le aziende private, statunitensi e non, saranno chiamate a fornire gli strumenti scientifici e il ‘know-how’ tecnologico da utilizzare sulla superficie lunare. In supporto delle varie missioni ci sarà un’astronave “Madre”, chiamata ‘Gateway’, orbita costante attorno alla Luna e che avrà la vitale funzione di supporto alle attività umane di superficie e garantirà il via vai degli astronauti tra la superficie lunare e l’astronave madre stessa. La ‘Gateway’ sarà composta da un potente razzo spaziale e la vera e propria navicella di trasporto chiamata ‘Orion’ navicella che permetterà di trasportare gli astronauti da e verso la Terra in questa nuova fantastica avventura.


La scienza innovativa


Un rover lunare di ultimissima generazione, ‘VIPER’, mapperà la superficie lunare con degli “scanner” veramente speciali con lo scopo di trovare il ghiaccio e quindi l'acqua sul nostro inospitale satellite ma non solo. La Luna è un tesoro della scienza che contiene molteplici e affascinanti misteri da svelare e che, si pensa, una volta decifrati, permetteranno un balzo enorme per la comprensione del nostro pianeta e del sistema solare, così come del cosmo e oltre. La NASA, infatti, vuole usare la prospettiva unica della Luna come piattaforma scientifica utilizzando i principi dell’ingegneria inversa, per guardare a ritroso nel tempo. Spiego meglio: l’unicità del sistema lunare è data dal fatto di essere un cristallo rimasto intatto nel tempo all’interno del quale è possibile risalire alla formazione del pianeta che abitiamo ma non solo, alla formazione del sistema solare e per estensione relativistica all’intero universo. Come? Le analisi dei piccoli frammenti lunari arrivati integri sul suolo della Terra hanno permesso di farci capire come la Luna sia una “costola” di questa, frutto di un catastrofico impatto di un “esopianeta” con la superficie di quella che sarebbe divenuta la nostra casa, la Terra. Infatti la superficie lunare possiede a livello chimico la stessa concentrazione di minerali presenti sul “mantello” terrestre.



Come ci arriveremo



Lo Space Launch System (SLS) e Orion sono i mattoni fondamentali per i piani di esplorazione della NASA sulla Luna e anche oltre. ‘SLS’ sarà il razzo più potente del mondo utilizzato per inviare in sicurezza esseri umani in missione nello spazio profondo mentre ‘Orion’ è stato specificamente progettato per mantenere in vita gli astronauti anche a milioni di chilometri da casa, la Terra, dove tornare in caso di un qualsiasi tipo di problema richiederebbe giorni o mesi, nel caso del viaggio verso Marte, anziché ore.

La prima missione testerà i nuovi sistemi di veicoli spaziali, ovvero SLS e Orion, che, per la prima volta, voleranno insieme senza equipaggio. Nel secondo volo gli astronauti faranno un test di volo orbitando attorno alla Luna. La terza missione del binomio SLS + Orion porterà la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna e tutto ciò ha una data: entro il 2024. Insieme, Orion, SLS ovvero Gateway, rappresentano il nucleo centrale intorno al quale si impegneranno le prossime spedizioni spaziali.


Marte


La NASA continuerà inoltre a lavorare con le aziende per affrontare le sfide della vita nello spazio, come l'utilizzo di risorse esistenti, le opzioni per lo smaltimento dei rifiuti e altro ancora. Le missioni sulla Luna sono circa 1.000 volte più lontane dalla Terra rispetto alle missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, che richiedono sistemi in grado di operare in modo affidabile lontano da casa, supportare i bisogni della vita umana ed essere ancora abbastanza leggeri da essere lanciati. Queste tecnologie diventeranno sempre più importanti per il viaggio di circa 60 milioni di chilometri che avrà come destinazione finale Marte.

L'esplorazione della Luna sarà fondamentale per effettuare il volo per Marte. La Luna offre l'opportunità di testare nuovi strumenti, strumenti e attrezzature che potrebbero essere utilizzati sul “Pianeta Rosso”, inclusi habitat umani, sistemi di supporto vitale, tecnologie e pratiche che potrebbero aiutarci a costruire avamposti autosufficienti lontano dalla Terra. Vivere sul Gateway per mesi alla volta permetterà inoltre ai ricercatori di capire come il corpo umano risponde in un ambiente ostile come lo spazio profondo prima di impegnarsi nel lungo viaggio, circa sei mesi, verso Marte.

Andrea Nido

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