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Detenuta nel carcere di Rebibbia spinge i figli dalle scale: il più piccolo morto, l'altro grave


Un gesto tragico quello che ha compiuto una detenuta del carcere romano di Rebibbia spingendo dalle scale i suoi due figli. Il più piccolo dei due non ce l’ha fatta, mentre l’altro di 3 anni è in gravi condizioni in ospedale. La donna, di origini tedesche, si trovava in una sezione del carcere detta “nido”, dove sono recluse le detenute con figli minori di tre anni. All’improvviso, verso le 12:30, avrebbe preso i figli scaraventandoli contro un muro e poi sugli scalini di una scalinata lì vicino. Sembra che la donna soffrisse di problemi psichici e proprio per questi disturbi stesse scontando la pena. I bambini sono stati trasportati dai soccorsi all’ospedale Bambin Gesù: il più piccolo però non ha avuto possibilità, mentre ora i medici stanno disperatamente tentando di salvare il maggiore, di appena tre anni.


A dare la notizia è il presidente della Consulta penitenziaria e responsabile della Casa di Leda Lillo di Mauro che oltre a dichiarare il fatto ha fatto sapere che il personale del reparto è tremendamente sconvolto: «Basti pensare a cosa possa significare per loro la sicurezza dei bambini», soprattutto in un carcere. Sul posto ora anche il procuratore aggiunto Maria Monteleone che avvierà un’ indagine per omicidio e tentato omicidio.


Niccolò Lumini

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