
Altra puntata per il processo a Fabrizio Corona. Dopo il grande scalpore, unitamente al successo di audience, scaturito dall’ospitata a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, con conseguente sfuriata tra l’ex paparazzo e Mughini, la parola va ai giudici in merito all’affidamento: “È andato in palestra in orari vietati”.
Sono altre però, a quanto pare, le violazioni in corso di valutazione. Per il magistrato vanno presi in esame anche gli insulti al procuratore generale Maria Pia Gualtieri fuori dall’aula.
La dipendenza psicologica dalle droghe è al vaglio per confermare o meno l’afffidamento terapeutico, che eviterebbe a Corona di ritornare in galera. L’avvocato Ivano Chiesa si esprime così sui tratti della vicenda: “Ci sarà una nuova udienza il 26 novembre e in attesa di una decisione definitiva, per adesso l’affidamento prosegue. Nel loro provvedimento, i giudici dicono che hanno bisogno di relazioni approfondite dall’Ufficio esecuzione penale esterna e di valutare la situazione per un tempo più lungo. Al momento sono emersi sia aspetti positivi che criticità”.
Nell’udienza del 19 giugno il pg Antonio Lamanna aveva sostenuto che Corona doveva tornare in carcere per aver violato le prescrizioni imposte dai giudici durante il periodo di affidamento in prova. Il magistrato aveva sottolineato che Corona avrebbe infranto in più di un’occasione le regole, a cominciare dal video postato sui social subito dopo essere uscito, nel febbraio scorso, da San Vittore accompagnato dalla colonna sonora di un pezzo rap.
Altre violazioni sarebbero consistite, secondo il magistrato, nell’iscrizione e frequentazione della palestra in orari in cui non sarebbe potuto andare e dagli insulti al pg Maria Pia Gualtieri fuori dall’aula dove si stava celebrando il processo d’appello a suo carico per i soldi trovati nel controsoffitto di una sua collaboratrice.
Alessandro Sticozzi