Insulti e minacce alla famiglia Cucchi
«Dovreste essere voi, e non Salvini, a scusarvi per tutte le persone che suo figlio ha rovinato con la droga», inizia così la lettera che si è ritrovato tra le mani il Signor Giovanni Cucchi, poi continua: «Mi spiace abbia pagato con la vita, ma se l’è cercata. E la signora Ilaria dovrebbe trovarsi un lavoro per essere occupata, così che la potreste smettere di andare a fare la gatta morta in tv o cose simili. Intanto, si è pure trovata un secondo marito, l’avvocato. Complimenti»
Queste, le forti parole della lettera che è stata lasciata ieri alla famiglia di Stefano. E come se non bastasse, sono volate persino minacce su Facebook nei confronti di Ilaria e verso Fabio Anselmo, l’avvocato che segue il caso da anni. A rivelare gli insulti è stata la stessa Ilaria, ammettendo anche di avere paura per le intimidazioni ricevute. Gli avvertimenti sono partiti principalmente dalla Lega a da alcuni appartenenti a polizia e carabinieri.
Quella di Stefano è una delle storie più tristi d’Italia, tra intercettazioni nelle quali le forze dell’ordine parlano di pestaggio, medici e agenti assolti, accuse che si sono rimpallate fin dal giorno del decesso.
L’opinione pubblica si sa, è da anni divisa contrapponendosi tra chi, senza tregua, ha sempre chiesto giustizia, soprattutto dopo aver visto le spaventose condizioni del cadavere di Stefano, e chi invece, ha voluto portare avanti la teoria secondo cui il giovane sia morto da solo perché troppo deperito a causa di sostanze, insomma un «povero drogato». E a quanto pare un povero drogato, secondo il codice italiano di Facebook, può morire tranquillamente tra parolacce e diffamazioni.
Intanto Ilaria e la sua famiglia, oltre che offesi sono terribilmente spaventati. Si legge dai social però che alcune delle persone che hanno minacciato i familiari di Stefano sono già state segnalate. Ora spetterà allo Stato garantire la sicurezza per la loro incolumità, quello stesso Stato che avrebbe dovuto garantirla a Stefano.
Di Ilaria Proietti Mercuri
20 Ottobre 2018