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Rissa e guerriglia fra stranieri a Pisa nella notte, ferito un italiano


“Pisa è irriconoscibile”: così titola La Nazione, in riferimento alla lunga scia di sangue che colora le strade di uno dei pezzi pregiati tra le città storiche d’arte in Italia. Tra Piazza Garibaldi e Piazza delle Vettovaglie il punto più alto della guerriglia, con il proprietario di un bar che per tentare di fare da paciere finisce in ospedale col naso fratturato. Ecco la testimonianza diretta di chi la sana movida pisana la intendeva un giorno come uno spasso impreziosito dalla bellezza della cornice offerta dalla città.


Spiega Dario De Nigris: “La prima rissa si è scatenata sul lungarno Pacinotti a mezzanotte quando una decina di ragazzi, credo nigeriani, ha iniziato a lanciare birre verso altrettanti tunisini. Nel mezzo ci son finiti anche alcuni passanti ed è stato necessario chiamare il 118. Poi le bande si sono spostate verso l’interno e un’ora dopo è scoppiato l’inferno vero. Quando ho raggiunto vicolo delle Donzelle per fermarli, in quattro si sono staccati dal gruppo per aggredirmi. Mi hanno spaccato una bottiglia in faccia per strapparmi di mano il cellulare col quale stavo avvisando la polizia. Sono caduto e hanno continuato a colpirmi. È successo tutto in pochi attimi”.


Chi pensava che il fondo si fosse toccato con l’aggressione da parte di alcuni senegalesi ai carabinieri, "colpevoli" a dir loro di aver sequestrato la merce contraffatta in vendita in strada, è rimasto deluso, dato che l’escalation di violenza è notata in primis dai commercianti che le strade di notte devono frequentarle per lavoro.

“Non c’è niente di straordinario. Dobbiamo combattere ogni giorno con i malviventi", spiegano i gestori dei locali , "che si sentono liberi di delinquere. La situazione è precipitata nell’ultimo biennio. Pisa è ormai alla deriva. Viviamo in mezzo ad una guerriglia che nessuno ha intenzione di fermare".

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