Salvini contro i respingimenti illegali della Francia: «Nessuna lezione da chi espelle i minori»

Salvini e Amnesty International dalla stessa parte della barricata. Pensavamo di averle viste tutte o quasi, ma la realtà supera anche le più estrose fantasie. Il terreno comune di battaglia l'ha offerto la Francia, in quella Clavière salita alla ribalta delle cronache in seguito alle denunce, supportate da video, di respingimenti illegali di migranti sul suolo italiano da parte della Gendarmerie francese. Dopo il caso eclatante del 12 ottobre, ripreso casualmente da telecamere poste a controllo dei diversi gruppi anarchici di no borders attivi nella zona, costata le scuse di Parigi a Roma per essersi deliberatamente infischiati della procedura dettata dal Regolamento di Dublino, il Viminale ha denunciato che il 18 di ottobre gli agenti di polizia francese avrebbero tentato di reiterare il comportamento, che sta sempre più assumendo le modalità di una prassi, di espellere dal loro territorio alcuni migranti, tra cui figuravano anche dei minorenni. Il fatto sarebbe stato registrato attorno alle 22.30 di quella sera, ma fonti del Viminale hanno specificato di aver bloccato la procedura prima che potesse compiersi del tutto. A far luce sul fatto, a somma delle precedenti denunce di Amnesty International e di Medici Senza Frontiere, sono stati inviati tecnici del Viminale che, tramite le parole del suo titolare Matteo Salvini, ha confermato lo stanziamento di pattuglie di polizia italiana che possano verificare il legale svolgimento dei rimpatri. Il vicepremier leghista ha inoltre invitato il suo omologo francese a Roma per ridiscutere quella "prassi" invocata da Parigi, a suo dire frutto di accordi con il precedente esecutivo italiano che non hanno quindi più alcuna validità.
«Inseguono i migranti sulle montagne e li minacciano. Abbiamo avuto conferma che le forze dell'ordine realizzano il respingimento dei rifugiati, compresi i minori, realizzano controlli discriminatori, inseguimenti sulla montagna, minacciano e offendono i migranti. Pongono ostacoli alle registrazione delle domande di asilo e durante le operazioni di polizia mancano gli interpreti», questo un estratto del resoconto stilato da diverse ong presenti sul territorio e riferito a un monitoraggio del 12 e 13 ottobre, a conferma di un comportamento da parte della Gendarmerie locale non riferibile a sporadici episodi.
«Chissà se Moscovici sarà scioccato anche per la tentata espulsione di minorenni stranieri da parte della Francia, oppure il commissario Ue riserva il suo turbamento solo per una giusta battaglia come quella del sindaco di Lodi». Sarcastico il segretario leghista alle prese, oltre che con la turbolenta questione migratoria, con l'imminente e da lui data per certa bocciatura da parte della Commissione Ue della manovra finanziaria portata avanti dall'esecutivo gialloverde.
di Alessandro Leproux