
Scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle sul decreto dignità, approvato dal governo la scorsa settimana e depositato sulla scrivania del Capo dello Stato in attesa di essere firmato. Iniziano ad emergere le prime divergenze tra le due forze politiche di governo. Il motivo dello scontro è la reintroduzione dei “voucher” per il pagamento di lavori occasionali. Salvini vorrebbe estendere questo strumento anche al settore turistico e agricolo, data la forte vocazione stagionale. Di Maio, invece, teme che possano istituzionalizzare il lavoro nero.
«Il decreto dignità è migliorabile, come lo sarà il pacchetto sicurezza quando lo presenterò in Parlamento», ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini e precisa che «i voucher in agricoltura, nel turismo e nei lavori stagionali servono a combattere il lavoro nero, ma tutto è migliorabile». Insomma, la posizione di Salvini sembra piuttosto chiara. Non si fa attende la replica del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico affermando che «Il tema dei voucher, se viene introdotto per sfruttare di nuovo la gente, troverà un argine, anzi un muro di cemento armato da parte del Movimento 5 Stelle». Un vero e proprio muro contro muro tra i due vicepremier, e Di Maio precisa di essersi impegnato per «abbassare il costo del lavoro per permettere contratti a tempo determinato a basso costo per le imprese, e non per i dipendenti».