Silvia Romano, deputato leghista la definisce 'neo-terrorista': è polemica
Continua a suscitare polemiche la liberazione di Silvia Romano, la cooperante 25enne rapita 18 mesi fa dai terroristi di Al Shaabab. Questa mattina è scoppiata una bagarre in Aula dopo che il deputato leghista Andrea Pagano l'ha definita una "neo-terrorista". Parole che hanno suscitato l'immediata reazione della vicepresidente della Camera Mara Carfagna, che ha definito le sue parole come "improprie" e "inaccettabili". Subito dopo ha preso la parola il dem Emanuele Fiano, che ha puntato il dito contro il leghista, accusato di "diffamare e calunniare una persona in termini di codice penale, una persona che è stata 18 mesi prigioniera dei terroristi". Sui social attacca il collega di partito Filippo Sensi che su twitter racconta le parole di Pagano e commenta: "Il vomito". Laura Boldrini reclama l'intervento del presidente della Camera Roberto Fico che su Twitter risponde: "Le parole d'odio rivolte a Silvia Romano nell'aula della Camera sono violente e inaccettabili. Montecitorio è il luogo del dibattito e del confronto, anche acceso, non la sede per formulare insulti a una giovane che viene da diciotto mesi di inferno". I Cinque Stelle non si fanno attendere. Dal governo parla Di Maio: "Oggi si è superato ogni limite. Descrivere una ragazza di 25 anni reduce da 18 mesi di prigionia, con tutto quello che ha potuto passare, come una neo-terrorista non è accettabile da nessuno, tanto meno da un rappresentante delle istituzioni". E l'eco arriva anche a palazzo Chigi, con lo stesso premier che taglia corto: "Si può speculare su di lei solo dopo aver provato la sua esperienza, la sua prigionia".

Poi in serata lo stesso Pagano prova a metterci una pezza: "Se ho offeso qualche sensibilità - scrive- mi scuso. Sulle scelte personali nessuno ha titolo e diritto di intervenire". E ha spiegato: "Il mio intervento era volto a sollevare interrogativi nei confronti di una azione di governo" che ha favorito il terrorismo. Lo stesso Pagano già questa mattina, dopo l'intervento in Aula, sul suo profilo Facebook aveva chiarito il concetto espresso: “Silvia Romano non si è convertita all'Islam moderato, ma all'Islam radicale e terrorista di 'shabaab'. Questi sono fatti, non mie personali opinioni''. Subito dopo aggiungeva un lungo virgolettato di Matteo Salvini, che ha commentato così la vicenda: ''Il problema non è Silvia Romano, una ragazza mandata allo sbaraglio, usata dai terroristi per ottenere soldi e armi, esibita velata alle telecamere di tutto il mondo da un governo incapace di gestire l'emergenza, prima sanitaria, oggi economica e sociale". "Lasciamo stare Silvia - è stato l'invito di Salvini, rilanciato da Pagano - cui auguro vita lunga e felice, e guardiamo al vero nemico, al vero pericolo per i nostri figli, per l'Italia, per il mondo, per la Libertà: l'Islam fanatico, integralista, violento, assassino".