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Torino, indagato per peculato il braccio destro della Appendino



E dopo Roma il Movimento 5 Stelle finisce sotto la lente degli inquirenti per illeciti anche a Torino. Luca Pasquaretta, portavoce del sindaco pentastellato Chiara Appendino, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Torino con l'accusa di peculato. L'inchiesta riguarda una consulenza che Pasquaretta aveva ricevuto dagli organizzatori del Salone del Libro nel 2017.


Il braccio destro del sindaco aveva svolto un «incarico ultroneo», cioè volontario e per tutta la durata della manifestazione letteraria al Lingotto avrebbe percepito un compenso da 5mila euro. Pasquaretta aveva però mantenuto il ruolo di responsabile della comunicazione in Comune. In pratica, avrebbe contemporaneamente svolto lo stesso lavoro per due enti diversi: a Palazzo Civico, dove è stato nominato direttamente dalla Appendino due anni fa e alla Fondazione per il Libro, di cui il Comune all'epoca era socio e che solo successivamente ha deciso di mettere in liquidazione, nel dicembre del 2017. Gli inquirenti hanno avviato le indagini quando si sono accorti che i 5 mila euro erano stati regolarmente pagati dopo la presentazione della fattura da parte di Pasquaretta. «Non pensavo che la consulenza potesse essere un problema. Farò un bonifico di 5 mila euro», ha minimizzato il braccio destro della Appendino, pensando così di togliersi dall'impiccio e bloccare le polemiche.

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