Ventiduenne ucciso con un colpo alla tempia, fermate due persone nel leccese

Una terribile storia arriva da Lecce. Un ventiduenne è stato freddato, in stile mafioso, con un colpo alla tempia, sulla provinciale che collega Melissano a Ugento. Francesco Fasano, la vittima, è stato ucciso con una calibro 9 mm. Dopo la mezzanotte del 24 luglio, il giovane si trovava su una vecchia Ford Fiesta intestata a un pregiudicato di Melissano. Aveva un appuntamento, forse con il suo omicida. Giunto sul luogo, in un posto distante dalla strada provinciale, è stato ucciso a colpi di pistola. Il corpo del ragazzo cade in terra e, complice la scarsa visibilità notturna, è stato trascinato per alcuni metri dalle auto di passaggio. Una vicenda oscura e drammatica che, però, sembra essere vicina ad una svolta. Per quell’omicidio, gli investigatori, questa notte, hanno fermato due persone. Si tratta di Angelo Rizzo, di 23 anni, e Daniele Manni, di 34, che sono anche accusati di fare parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti insieme con altre otto persone che sono state fermate nelle stesse ore. Per gli investigatori si tratta di un gruppo dedito allo spaccio di droga nel Sud del Salento su cui da tempo era stata avviata un'inchiesta che ha consentito di giungere rapidamente ad individuare i presunti responsabili dell'omicidio. I provvedimenti di fermo sono stati emessi su disposizione dei magistrati inquirenti Guglielmo Cataldi, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Lecce e il sostituto Stefania Mininni.
E.R.