Chi è Giandavide De Pau: il killer delle prostitute di Prati si autoaccusa dell’omicidio di David Rossi

Sono passati quasi 11 anni dalla morte di David Rossi, a Siena: ora Giandavide De Pau, in carcere per alcuni omicidi di prostitute, si autoaccusa di omicidio.

La morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013, precipitato dalla finestra del suo ufficio poco dopo che la Guardia di Finanza aveva avviato indagini sull’acquisizione della Banca Antonveneta, è un giallo dai molti lati oscuri, sebbene la principale pista seguita sia sempre stata quella del suicidio. Diverse trasmissioni televisive hanno sollevato polemiche sul fatto che il bancario sia stato ucciso.

Inoltre c’è stata un’inchiesta sulla presunta partecipazione a festini a luci rosse da parte di alcuni coinvolti e una Commissione parlamentare di inchiesta è stata istituita nel 2021. Insomma, i presupposti perché quello di David Rossi sia considerato un giallo irrisolto ci sono tutti e ora nella vicenda irrompe un personaggio dal passato discutibile e che si trova in carcere per aver ucciso delle prostitute nel quartiere Prati di Roma.

La morte di David Rossi: Giandavide De Pau si autoaccusa di omicidio, il suo profilo criminale

Giandavide De Pau
Nel tondo Giandavide De Pau (Spraynews.it)

Il suo nome è Giandavide De Pau, con un passato caratterizzato da tossicodipendenza, spaccio e gravi precedenti penali, e che – secondo una scheda redatta da alcuni criminologi – avrebbe disturbi di personalità borderline e antisociale. Oltre agli omicidi compiuti nei confronti di alcune prostitute nel quartiere Prati, episodi avvenuti nel giro di poche ore, avrebbe precedenti per violenza sessuale e coinvolgimento con la criminalità organizzata.

Sadico e violento, ha ucciso le tre prostitute documentando gli episodi col suo cellulare e avrebbe usato un’eccessiva violenza sugli corpi delle vittime, con armi bianche in particolare. Diverse le tracce lasciate sui luoghi dove si sono consumati i tre delitti, come se ci fosse stata da parte di De Pau una volontà di farsi scoprire. Anche per questa ragione, nel processo si dovrà determinare la sua capacità di intendere e volere al momento dei crimini.

Ora, secondo quanto scrive Il Corriere edizione di Roma, le nuove rivelazioni di De Pau che – detenuto per altri reati nel 2019 – si sarebbe confidato con due agenti di polizia, rispetto alla morte di David Rossi. Il killer delle prostitute avrebbe sostenuto di essere lui responsabile di quel crimine. Anche a una prostituta, l’uomo si sarebbe confidato spiegando di avere ucciso molte persone.

Non ci sono riscontri alle parole del killer e alle confessioni che avrebbe fatto a più persone, né è chiaro in che modo potesse essere collegato a David Rossi. Quello che è certo è che De Pau non è un criminale comune, ma un soggetto che proprio nelle settimane in cui moriva David Rossi si era fatto fotografare con un potente boss campano trapiantato a Roma, con cui era in rapporti. Ma da qui ad arrivare alla morte di David Rossi ce ne passa.

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