Fidene, la strage e i punti oscuri: tra le vittime anche un’amica di Giorgia Meloni

Si torna a parlare della strage di Fidene, dove quattro persone furono uccise durante una riunione di condominio: spuntano immagini e documenti inediti.

Tre persone morte sul posto e una quarta, Fabiana De Angelis, circa due giorni dopo essere rimasta ferita: questo il bilancio di quanto avvenuto l’11 dicembre 2022 a Fidene, alle porte di Roma, durante una riunione di condominio. A sparare fu il 58enne Claudio Campiti, causando tre morti e quattro feriti, di cui una appunto gravissima e deceduta dopo il ricovero.

Le tre vittime morte sul posto rispondevano ai nomi di Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi e Sabina Sperandio. La strage di Fidene colpì particolarmente l’opinione pubblica, sia per la “normalità” del contesto in cui avvenne, che per l’efferatezza con cui il killer agì. L’uomo, infatti, si era recato al poligono di tiro e aveva chiesto una “Glock calibro 45 che aveva già operato in passato”, ma poi era sparito.

Anche un’amica persona di Giorgia Meloni tra le vittime della strage di Fidene

le lacrime di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni in lacrime ai funerali di Nicoletta Golisano (Spraynews.it)

In questa vicenda, peraltro, la politica ci è rientrata due volte, l’ultima a causa della richiesta di non luogo a procedere nei confronti del killer che sarebbe stata avanzata dall’Avvocatura dello Stato. Una richiesta che sembra senza senso, anche perché Campiti è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e di diversi altri tentati omicidi, cinque stando alle accuse.

Ma anche perché la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, era emotivamente legata a questa vicenda: a perdere la vita, nella strage di Fidene, era stata Nicoletta Golisano, 50enne revisore dei conti e amica intima della premier. In tanti, ricordano le lacrime ai suoi funerali, e lei stessa in un momento successivo, in occasione degli Stati generali dei commercialisti, aveva ricordato l’amica scomparsa.

A Chi l’ha visto? i documenti inediti sulla strage di cui è accusato Claudio Campiti

“Non è giusto morire così”, aveva osservato Giorgia Meloni, sottolineando come “l’uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti è stato fermato e spero che la giustizia faccia quanto prima il suo corso”. Le vittime – come detto – sono diventate poi quattro e stando a quello che ha ricostruito la Procura di Roma, quello di Claudio Campiti era diventato un vero e proprio tiro al bersaglio.

Pochi i dubbi che ci sia stata la premeditazione, chiaramente, e anche da questo punto di vista la strage di Fidene lascia molti interrogativi. Tant’è che anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ torna a occuparsene nella puntata del 21 febbraio 2024, mostrando quelli che – si legge nelle anticipazioni – sono video e documenti inediti di quel giorno. La domanda è sempre la stessa: “La mattanza poteva essere evitata?”.

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