Mauritius, cosa vedere nel paradiso naturale dell’Oceano Indiano

Viaggio a Mauritius, terra magica e bellissima a largo delle coste orientali dell’Africa, nell’Oceano Indiano. Ecco cosa andare a vedere

Un paradiso di spiagge bianche, mare turchese e natura incontaminata: stiamo parlando dell’isola di Mauritius, che fa parte dell’arcipelago delle isole Mascarene e sorge a circa 1.100 km dal Madagascar, in pieno oceano Indiano.

Le sue lunghe spiagge di finissima sabbia bianca e acque color zaffiro vi faranno vivere un sogno, ma chi non si accontenta semplicemente di mettere i piedi a mollo nell’oceano, invece, può esplorare l’entroterra dell’isola, tra scalate sui monti, escursioni tra boschi, giardini botanici e case coloniali o immersioni in fantastici mondi sottomarini, snorkeling e gite in barca tra incantevoli isolette.

Anche se avete deciso di trascorrere la vacanza in uno dei tanti resort di lusso, riservatevi dei giorni di avventura alla scoperta delle meraviglie dell’isola. Ecco tutto quello che dovete sapere per organizzare un viaggio a Mauritius.

L’isola Mauritius: dove si trova, come ci si arriva e come muoversi

L’isola Mauritius si trova nell’Oceano Indiano sud occidentale e politicamente viene chiamata Repubblica di Mauritius. Geograficamente l’isola è associata al continente africano e fa parte, come detto precedentemente, delle isola Mascarene.

Dall’Italia non sono disponibili voli diretti per Mauritius, ma ci sono ottime alternative con un solo scalo, spetto nelle capitali europee.

Spiaggia delle Mauritius
Spiaggia delle Mauritius – Wikimedia Commons @Witch of the west – Spraynews.it

Per quanto riguarda il muoversi all’interno dell’isola, ha le dimensioni piuttosto ridotte e tutto è raggiungibile in massimo due ore. Ci si può spostare con i taxi presenti davanti a ogni hotel o noleggiare un’auto o un’autista a prezzi ragionevoli, inoltre, gli hotel offrono escursioni via mare e via terra a meno che non vogliate prenotarle in modo autonomo.

Mauritius ha un clima tropicale con precipitazioni occasionali e temperature piuttosto moderate tutto l’anno. Si trova nell’emisfero australe, dunque la stagione estiva e quella invernale sono invertite rispetto all’Europa, perciò i periodi migliori per visitare l’isola sono quelli compresi tra aprile e giugno e tra settembre e dicembre.

È preferibile evitare l’estate (da novembre ad aprile) quando il clima è caldo e umido e le precipitazioni sono abbondanti; questo però è il periodo migliore per le immersioni subacquee e la pesca d’altura.

In inverno, da maggio a ottobre, la temperatura è più fresca e i venti sono più forti, ideali per il surf. La temperatura più bassa si registra ad agosto con circa 20° sulla costa.

Infine, ultimando le informazioni utili riguardante l’isola Mauritius, quest’ultima è uno dei luoghi più cari al mondo, non tanto per il volo ma per l’alloggio.

La maggior parte degli hotel e resort richiedono un budget piuttosto elevato a meno che non decidiate di affittare ville e case autonome.

Dal punto di vista della ristorazione Mauritius offre numerosi ristoranti tipici da provare e tavole gourmet con chef rinomati se non avete prenotato un soggiorno con pensione completa in uno dei tanti resort. Per un’alternativa più economica l’isola è ricca di take-away, fast food e ristoranti locali.

Cosa vedere nell’isola

Port Louis è la capitale dell’isola di Mauritius: una città vivace, cosmopolita e ricca di tesori culturali e storici da visitare. Situata sulla costa nord-occidentale, Port Louis dista 45 minuti di macchina dall’aeroporto internazionale di Plaisance.

Situata sulla costa nord-occidentale dell’isola, Port Louis dista circa tre quarti d’ora di macchina dall’aeroporto internazionale di Plaisance. È una città che risente ancora del suo passato coloniale, di cui rimane traccia per esempio nel Fort Adelaide, fortificazione costruita a metà Ottocento allo scopo di proteggere la città, ma soprattutto controllare i disordini dovuti alla fuga degli schiavi.

Terre colorate di Chamarel, nell'isola Mauritius
Terre colorate di Chamarel, nell’isola Mauritius – Wikimedia Commons @Patrick Di Maio – Spraynews.it

Oggi ospita spettacoli e concerti, e dall’alto delle sue mura godrete quasi dello stesso panorama della città e dell’isola che affascinò i colonizzatori europei.

Port Louis è diventato il primo porto del Paese ed il secondo centro finanziario dell’Africa dopo Johannesburg. Lo skyline conta numerosi grattacieli da cui ammirare la città vecchia.

Partite dunque dalla place d’Armes, la piazza principale che collega il lungomare al Palazzo del Governo, circondata di palme e statue, per poi esplorare il centro storico della città. La vera anima di Port Louis invece è il mercato centrale, dove passeggiare tra la folla variopinta, frutta esotica, spezie profumate e colori.

Non perdete poi l’Aapravasi Ghat, patrimonio mondiale dell’Unesco, centro a cui approdavano gli immigrati indiani che avrebbero dovuto sostituire gli schiavi in seguito all’abolizione della schiavitù del 1 febbraio 1835.

Potrete ripercorrere la triste storia schiavista al BRIC – Beekrumsing Ramlallah Interpretation Centre, situato nel punto in cui sbarcavano gli schiavi “a contratto” indiani.

Il Palazzo del Governo, risalente ai primi del Settecento, è invece uno degli edifici più antichi. Nelle vicinanze vedrete la Statua di Mahé de La Bourdonnais, primo governatore dell’isola e fondatore della città.

Il Teatro Comunale di Port Louis risale al XIX secolo ed è ispirato allo stile dell’Inghilterra vittoriana. Sul Signal Mountain, invece, è arroccata la chiesa cattolica di Marie Reine de la Paix, raggiungibile salendo 82 scalini.

Tra i musei si può visitare l’Aventure du Sucre, il museo dedicato allo zucchero, uno dei principali prodotti d’esportazione dell’isola, il Museo di Storia Naturale con 4 gallerie permanenti e circa 35.000 pezzi e il Museo Postale, che custodisce una grande collezione di francobolli e buste.

È interessante anche il museo Blue Penny che ripercorre la storia dell’isola attraverso carte marittime, piantine, sculture, pitture e monete, tra cui spicca il famoso francobollo da 2 penny, rarità dal valore incommensurabile per i collezionisti.

Il Museo della Fotografia, inoltre, conserva numerose foto, preziosa testimonianza del passato dell’isola. Al Mauritius Institute, infine, si può ammirare uno scheletro dell’ormai estinto dodo, uccello sterminato dall’arrivo degli europei.

Se volete avere un’idea del multiculturalismo di Port Louis esplorate Chinatown dove vivono i discendenti degli emigrati cinesi che iniziarono a popolare l’isola da fine Settecento, e il quartiere islamico, chiamato Plaine Verte.

Non dimenticatevi di passeggiare sul lungomare di Caudan, il centro dello shopping e della movida, la zona più turistica piena di negozi, ristoranti, locali e perfino il casinò.

Dopo esservi rilassati sulla spiaggia della penisola di Le Morne salite sullo sperone roccioso del Morne Brabant, alto più di 550 metri e classificato patrimonio mondiale dell’Unesco.

L’escursione però è possibile soltanto con una guida poiché si trova su un terreno privato. Le Morne Brabant è una montagna dalla natura selvaggia dalla cui cima si apre uno spettacolare panorama sull’isola e sull’oceano Indiano.

Situato nella zona meridionale dell’isola, il parco nazionale Black River Georges è una spettacolare distesa di colline e di fitta foresta che copre il 2% della superficie del territorio nazionale.

Per gli amanti di escursioni e trekking, il parco è un paradiso di natura selvaggia in cui immergersi tra scimmie, cascate, laghi vulcanici e gli abitanti più diffusi, le volpi volanti.

Il parco comprende 6500 ettari di foresta tra fitte brughiere e fiori tropicali dai mille colori, da esplorare attraverso itinerari e sentieri.

Se invece amate la pesca d’altura riscendete sulla baia di Black River, dove navi da pesca vi aspettano per salpare alla ricerca dei velocissimi Marlin Blu o degli enormi tonni.

Immersa sull’altopiano centrale questa tenuta di epoca coloniale perfettamente conservata vi riporterà indietro nel passato di Mauritius.

È una visita da non perdere per gli appassionati di storia. Il nome insolito della casa creola, Eureka, sembra sia da attribuire all’antico proprietario che esclamò ho trovato! quando riuscì ad aggiudicarsi la casa nel 1856. Si può inoltre soggiornare in una delle loro guest house per rivivere i tempi dei coloni.

A sud dell’isola, tra Black River e la penisola di Morne, si trova la regione di Chamarel, la terra dei 7 colori. Dall’ocra al rosso passando per il mattone e il violetto, questa terra di origine vulcanica risplende di diverse sfumature per un incredibile fenomeno geologico.

Nel parco di Chamarel, tra rocce, foreste tropicali e cascate, si possono ammirare anche tartarughe giganti per la gioia dei bambini.

Casela Nature Parks è un parco naturale situato nella zona di Black River, popolato da 1800 animali nonché meta ideale per un safari tra zebre, leoni e rinoceronti.

Si può esplorare il parco insieme a una guida con un tour individuale in segway oppure in quad e in jeep per godersi il panorama e scattare qualche foto.

Infine il giardino botanico di Pamplemousses è stato creato oltre 300 anni fa dal famoso botanico francese Pierre Poivre, il giardino botanico di Pamplemousses è il più antico dell’emisfero australe e vanta una vasta collezione di piante autoctone.

Tra le numerose piante vedrete spettacolari ninfee e, se siete molto fortunati, la palma talipot in fiore, cosa che accade una volta ogni 30-80 anni. Il giardino ospita anche tartarughe giganti e traguli di Giava nella tranquillità di questa magnifica oasi verde.

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