Oscar 2024: svelati i 12 film italiani della categoria Miglior Film Internazionale

Sono 12 i film italiani che concorreranno a rappresentare l’Italia nella categoria Miglior Film Internazionale agli Oscar 2024

Hanno proposto la propria candidatura i film distribuiti in Italia o all’estero – esclusi USA -, o in previsione di essere distribuiti, nel periodo compreso tra il 1° dicembre 2022 e il 31 ottobre 2023.

La commissione di selezione, istituita presso l’ANICA su richiesta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, si riunirà per votare il titolo designato il 20 settembre 2023.

L’annuncio delle shortlist è previsto per il 21 dicembre 2023, le Nomination verranno annunciate il 23 gennaio 2024 mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 10 marzo 2024.

Nel frattempo L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato che l’attrice Angela Bassett, 64 anni, il regista Mel Brooks, 97 anni, e la montatrice Carol Littleton riceveranno gli Oscar Onorari in occasione della 14esima edizione dei Governors Awards – che si terrà il prossimo 18 novembre -.

Michelle Satter, direttrice del Sundace Institute’s Feature Film Program, riceverà invece il Jean Hersholt Humanitarian Award. Negli ultimi anni sono stati insigniti di questo riconoscimento Michael J. Fox, Danny Glover, Tyler Perry e Geena Davis.

I film candidati all’Oscar per Miglior Film Internazionale

Tra i film selezionati si ritrovano alcuni d’autore usciti nelle sale nei mesi passati, come Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti, presentato in concorso al Festival di Cannes, dove Giovanni, regita italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull’orlo del fallimento, ha smesso di credere nell’avvenire.

Il Sol dell'Avvenire, il film di Nanni Moretti
Foto | Wikimedia Commons @Maxpoto – Spraynews.it

Passando poi per Rapito, il film di Marco Bellocchio, a sua volta presentato al festival francese e che racconta di un bambino ebreo, Edgardo Mortara, che viene sottratto alla sua famiglia e consegnato al Papa Re Pio IX.

Il recente e promettente Io Capitano di Matteo Garrone, premiato per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia, dove Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa.

Spiccano però anche film di genere come Mixed by Erri di Sydney Sibilia, in cui sono narrate le vicende di Enrico Frattasio, detto Erry, che negli anni ’80 creò un’impresa, e un impero, grazie alle musicassette contraffatte vendute in tutta Italia e successivamente anche a livello internazionale.

Anche L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano si distingue: Franco Amore è un poliziotto all’ultimo giorno di lavoro dopo trent’anni di integerrimo servizio nelle Forze dell’Ordine. La sua nuova moglie, la figlia che studia all’estero e gli amici hanno organizzato una festa a sorpresa per lui quando, all’improvviso, viene richiamato in servizio perché è accaduto un fatto grave.

Ci sono inoltre tre film diretti da registe: C’è ancora domani di Paola Cortellesi, sua opera prima ambientata nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e dove viene raccontata la storia di Delia, sposata con Ivano, da cui ha avuto tre figli.La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.

Poi c’è La Chimera di Alice Rohrwacher, ambientato negli anni ’80 nel traffico clandestino dei manufatti storici, alimentato dai tombaroli. Il film racconta la storia di un archeologo britannico, Arthur (interpretato da Josh O’Connor), che viene coinvolto nel mercato nero di reperti storici preziosi, rubati dalle tombe durante gli scavi.

Infine La terra delle donne di Marisa Vallone, ambientato in Sardegna nell’immediato secondo dopo guerra dove Fidela (interpretata da Paola Sini) eredita per tradizione l’arte della stregoneria da sua madre e diventa Coga, la strega del villaggio.

In una Sardegna rurale e ancora legata ad antichi riti, quando nasce un settimo figlio ed è una femmina, viene inevitabilmente instradata alla magia. Fidela deve occuparsi di curare i malefici e di far nascere i bambini del villaggio.

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