Usa: arrivano i chatbot avatar di Trump e dei candidati repubblicani da interrogare e confrontare

Secondo l’ideatrice lo strumento potrà essere utile durante le campagne elettorali per presentare al meglio i candidati, ma anche per analizzare le domande più frequenti fatte dagli elettori e capire meglio l’opinione pubblica

L’intelligenza artificiale ha generato chatbot di Donald Trump e degli altri candidati presidenziali repubblicani, che grazie ai loro stessi avatar possono rispondere a domande degli utenti e partecipare anche a riunioni. Questo progetto fa parte di un’idea di Dara Ladjevardian, che ha studiato informatica a Georgetown ed è cofondatore della startup di Ia Delphi, progettata per creare avatar AI di chiunque, non solo di politici. I profili presentati saranno quelli di 17 principali candidati alla presidenza che si trasformeranno in chatbot capaci di rispondere a quesiti, affidandosi ad apparizioni video e testi scritti dal personaggio che rappresentano. La piattaforma si chiama Chat2024 e ciascuno dei 17 candidati presidenziali sarà un chatbot addestrato precedentemente grazie a una grossa quantità di dati e informazioni, come apparizioni video e testi scritti dagli stessi candidati.

Cosa possono fare gli utenti con Chat2024?

Gli utenti possono interrogare i bot individualmente, oppure creare dei gruppi di confronto in cui tutti e 17 rispondono contemporaneamente alla stessa domanda o ancora, metterne uno contro l’altro. Gli avatar generati dall’IA potrebbero avere, in futuro, un ruolo importante per le campagne elettorali e per i sondaggi che analizzano l’opinione pubblica.

L’ideatrice ha raccontato di essere stata spinta da questo desiderio dopo che la madre aveva fatto la sua esperienza in politica candidandosi. Convinta del fatto che uno dei modi migliori per conoscere un candidato è guardare le sue apparizioni in televisione, Dara Ladjevardian, ha pensato che anche i chatbot possono essere un’ottimo strumento per farsi un’idea più approfondita di quel politico.

Donald Trump
Foto | EPA | JIM LO SCALZO – Spraynews.it

Secondo Ladjevardian, questo strumento potrà essere utile durante le campagne elettorali per presentare al meglio i candidati, ma anche per analizzare le domande più frequenti fatte dagli elettori e studiare l’opinione pubblica. Proprio durante uno di questi dibattiti organizzati tramite chatbot tra Biden e Trump, il bot dell’attuale presidente ha ribadito di voler fare “carriera lottando per la classe media mentre il bot di Trump si è solamente vantato della sua precedente carriera.

Ladjevardian ha confermato che tutto il suo team sta lavorando affinché i video generati dall’IA riescano a rappresentare i personaggi nella maniera più autentica possibile. “Siamo quasi ad un punto inquietante in questo momento, per quanto sembri realistico.” La donna ha previsto che l’effetto migliorerà entro il giorno delle elezioni del 2024.

L’avatar può partecipare a riunioni, modificare il proprio aspetto e fare un discorso generato dall’IA

Lo strumento potrebbe dare anche la possibilità di utilizzare avatar Deep Fake per presentare o partecipare a riunioni modificando il proprio aspetto e pre-registrare il proprio discorso generato grazie all’intelligenza artificiale.

Un episodio in particolare ha generato alcuni dubbi sull’utilizzo dell’IA durante apparizioni pubbliche: in alcune interviste dedicategli, l’ex presidente non sembrava essere reale, ma qualcuno che fingeva di essere lui.

Recentemente sono circolate su Twitter tante immagini di Trump costruite con il generatore d’intelligenza artificiale Midjourney. Le stesse erano così apparentemente reali da aver confuso gli utenti.

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