Alcol per liquori venduto in Italia, l’etichetta è contraffatta: quello che contiene davvero è tossico, fai attenzione

Scoperta etichetta contraffatta in tantissimi liquori venduti in Italia: ciò che gli alcolici contengono potrebbe essere tossico.

Le Forze dell’Ordine avvertono tutti i consumatori per via di un pericolo legato all’acquisto di numerosi alcolici venduti nei negozi specializzati e nei supermercati. Nel corso dell’ordinaria attività, i NAS di Lecce hanno scoperto e sequestrato, sin dallo scorso dicembre, numerose bottiglie di liquori da 100 cl aventi etichetta “96° Alcool dal 1960 – Fiume”.

In realtà, come è stato scoperto a seguito di alcuni accertamenti, si tratterebbe di prodotti nocivi, ai quali è stata applicata un’etichetta contraffatta. I risultati delle analisi in laboratorio hanno messo in evidenza delle miscele pericolose contenute nell’alcol etilico, come il glicole etilenico, una sostanza tossica per il nostro organismo.

Sequestro di un prodotto alcolico con etichetta contraffatta: presenta una sostanza tossica

Ragazzo rifiuta alcool
Ragazzo rifiuta alcool (Spraynews.it)

Il glicole etilenico ha la funzione di antigelo, e non a caso il 50% del glicole etilenico viene prodotto per l’impiego come antigelo nell’industria automobilistica o per lo sghiacciamento di veicoli aerei e di piste negli aeroporti. Questa sostanza si presenta come un liquido incolore e inodore, dalla consistenza sciropposa e dal sapore dolciastro.

Miscelato con l’alcol dei liquori in commercio, questo causa avvelenamento. Grosse dosi sono letali per l’uomo. Una volta ingerito, il glicole etilenico viene metabolizzato e assorbito dal corpo, creando problemi che giorno dopo giorno si aggravano, conducendo all’avvelenamento e infine alla morte.

Allarme tra i consumatori: l’alcol tossico che avvelena il corpo

Le bottiglie incriminate sono state scoperte in vendita in diversi esercizi commerciali, nei mercati e dai venditori ambulanti. Le etichette sembrano originali e riproducono fedelmente quelle della ditta LICOR Srl di Putignano, in provincia di Bari, titolare del marchio FIUME.

Tuttavia, un occhio esperto può riconoscere i contrassegni di Stato, riprodotti in maniera grezza, stampati su carta semplice e non su filigrana. Questi sono presenti in due colorazioni, rosa e color tortora. I NAS di Lecce stanno indagando sulla diffusione di queste bottiglie pericolosissime.

È allerta non solo in Puglia, ma anche nel resto d’Italia. Il consiglio è quello di leggere attentamente le etichette dei prodotti che si stanno acquistando, ricordando appunto il marchio impresso sulle finte etichette: “96° Alcool dal 1960 – Fiume“. Altro allarme contraffazione, invece, riguarda la diffusione di banconote false, le quali presentano determinate caratteristiche che possono riconoscere anche i meno esperti.

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