Giornata internazionale delle crêpes: origine della ricorrenza e idee per festeggiarla

Le crêpes sono una delizia francese tutta da gustare nella loro variante dolce o salata. Ecco perché è importante festeggiarle oggi

Non bisogna andare per forza in Francia per assaggiare le crêpes. Infatti, si tratta di un piatto famoso in tutto il mondo, nonostante le origini radicate in territorio francese.

Oggi, 2 febbraio, è la giornata dedicata alle crêpes e in questo articolo vogliamo raccontarvi di più sulla loro origine e darvi qualche consiglio utile per prepararle a casa vostra in occasione di questa ricorrenza speciale.

L’importanza del 2 febbraio per i francesi

Il 2 febbraio (40esimo giorno dopo Natale) nel mondo si festeggia il giorno della Candelora. Si tratta di una ricorrenza nata come festa pagana: in questo giorno veniva celebrato il dio Pan.

Però, questa festa pagana si è evoluta in ottica cristiana quando Papa Gelasio I l’ha trasformata in una ricorrenza legata a Gesù: invece di celebrare il dio Pan, il 2 febbraio si festeggia la Presentazione di Gesù al Tempio. È così più o meno dal 472.

Durante il giorno della Candelora vengono benedette le ceneri e le candele nelle chiese, un rito che simboleggia l’uscita dal buio invernale verso una nuova rinascita più luminosa. In alcui Paesi è il giorno in cui vengono tolti gli ultimi addobbi di Natale.

In Francia, durante questa giornata, è tradizione mangiare le crêpes e il motivo è proprio legato a Papa Gelasio.

La Candelora in Francia e le crêpes

Papa Gelasio, per ricompensare i pellegrini che giungevano a Roma in occasione del 2 febbraio, ordinava che le cucine vaticane cucinassero delle crêpes rudimentali (crispus in latino significa ondulato) e pare che in Francia abbiano ripreso questa tradizione.

Si pensava, infatti, che mangiare crêpes durante il giorno della Candelora, avrebbe garanito un buon raccolto e che la forma tondeggiante della crêpe, così simili al sole, sarebbe stata di buon auspicio per giornate più calde e luminose.

Usanze particolari per celebrare le crêpes

Per rafforzare il potere delle crêpes durante questa giornata ci sono alcune tradizioni molto curiose, pensate principalmente per rendere le crêpes più fortunate e di buon auspicio.

Ecco alcuni esempi curiosi:

  • Mettere una moneta sopra la crêpe durante la cottura in padella: che tu decida di posizionarla sopra la crêpe o di tenerla con la mano destra mentre capovolgi la crêpe in padella, dovrebbe portarti comunque fortuna (meglio la seconda, quantomeno è più igienica).
  • Conservare la crêpe per un anno: secondo la tradizione, conservare per un anno intero la crêpe nel cassetto invece di mangiarla, aiuta ad essere più fortunati.
  • Mangiare crêpes all’orario giusto: i francesi mangiano queste delizie durante il 2 febbraio solo a pranzo e a cena, mai a colazione.
  • Bere da una ciotola tonda: mentre si addenta una crêpe è bene accompagnare il boccone con un sorso di sidro attinto da una ciotola rotonda, altro simbolo che dovrebbe richiamare la forma del sole.

Come si preparano le crêpes?

In realtà esistono molte ricette alternative per preparare questo piatto famosissimo. Si tratta, infatti, di una base semplice da preparare che consente di esprimere tutta la creatività che si vuole in cucina.

Che tu sia un amante del dolce o del salato, le crêpes possono soddisfare il tuo palato.

Ecco la ricetta della vera crêpe francese:

Ingredienti:

  • 500 g di farina di frumento
  • 4 uova
  • 0,5 l di latte
  • 1 pizzico di sale
  • 50 g di burro

 

ciotola con uova e farina
Preparare le crêpes è facile e veloce – Unsplash – spraynews.it

Il procedimento per prepararle è molto semplice, basterà setacciare la farina e rovesciarla in una ciotola con un pizzico di sale ( o con due cucchiaini di zucchero se preferisci maggiore dolcezza). Poi bisogna sciogliere il burro e farlo raffreddare a parte.

Si procede unendo gli ingredienti più liquidi piano piano al composto per evitare grumi e mescolando per bene per amalgamare. È consigliabile aggiungere le uova come ultimo ingrediente, proprio per scongiurare la presenze di grumi fastidiosi.

Dopo aver fatto riposare il composto dalle 2 alle 4 ore a temperatura ambiente, si può procedere a riscaldare la padella antiaderente e a cuocere un sottile strato di composto cremoso, facendo attenzione a non rompere la crêpe quando arriva il momento di girarla.

La crêpe Suzette: un tripudio di dolcezza

I veri fan del dolce non possono non assaggiare almeno una volta nella vita questa esplosione di gusto. La crêpe Suzette è una variante caramellata della ricetta tradizionale ed è molto famosa soprattutto in territorio francese.

Per realizzarla basta preparare la pastella come visto sopra, con la possibilità di aggiungere anche due cucchiaini di zucchero vanigliato.

La novità, in questo caso, è che in padella va fatto caramellare il burro con 2 cucchiai di zucchero macinato, in questo modo, basterà aggiungere la crêpe precedentemente cotta in questo denso e zuccheroso caramello per dare delle note di dolcezza in più.

In conclusione, va versato un po’ di succo d’arancia in fase di cottura e un po’ di scorza d’arancia per dare un retrogusto agrumato, insieme a un goccio di Cointreau o Grand Marnier.

L’inventore di questa ricetta è Auguste Escoffier, uno chef francese, che nel 1903 decise di creare una variante ancora più golosa della crêpe tradizionale.

Ad ogni paese la sua crêpe!

crêpes con marmellata
crêpes con marmellata – Unsplash – spraynews.it

Esistono molte varianti di crêpes nel mondo. Infatti, ogni Paese la chiama in modo diverso e la prepara in modi leggermente alternativi.

In Bretagna si preparano le krampouz e la ricetta comprende farina di frumento per una crêpe dolce o farina di grano saraceno per la versione salata. Addirittura alcune krampouz vengono preparate aggiungendo del lievito.

In Germania le crêpes prendono il nome di Kaiserschmarrn e sono molto più spesse. Per accompagnarle si usa principalmente zucchero a velo o marmellata.

Nell’Europa dell’Est, invece, si prepara la Palacsinta, un po’ più spessa e morbida rispetto alla crêpe tradizionale.

E nel nostro Paese? In Italia le crêpes sono chiamate comunemente crespelle e tendiamo a rispettare la tradizione: le preferiamo morbide e sottili. Anche perché, in fondo, questo dolce tanto famoso e celebrato in Francia, è nato proprio a Roma…

 

Insomma, che la mangiate dolce o salta, croccante o morbida, sottile o più spessa, la crêpe non delude mai.

Perché non sfruttare questa giornata per celebrare la crêpe in una versione nuova e tutta da scoprire? Noi probabilmente opteremo per la crêpe Suzette.

Buon appetito!

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