La Toscana che non ti aspetti: un mondo da scoprire per gli amanti della Preistoria

La Toscana è una regione piena di storia e luoghi fantastici da visitare. Alcuni di questi si legano fortemente alla Preistoria, da Firenze a Siena, passando dal Paleolitico arcaico all’Età del Bronzo. Vediamo insieme quali sono

 

Firenze

Uno dei luoghi imperdibili per tutti gli amanti della Preistoria è la città toscana per eccellenza: Firenze.

Qui si trova il Museo Paolo Graziosi, al cui interno sono allestite una sala introduttiva e due zone espositive dedicate a questo periodo storico.

La prima sala presenta una sintesi dell’evoluzione culturale e fisica dell’essere umano. La seconda uno studio sui materiali risalenti al periodo che va dal Paleolitico arcaico all’Età del Bronzo e provenienti da alcuni dei più importanti siti preistorici in Italia.

Un’altra area del museo è dedicata, invece, alla Preistoria africana (qui si trova il maggior numero di collezioni in Italia, ndr) e offre la possibilità di seguire un percorso dedicato all’arte.

Cetona

Comune in provincia di Siena, Cetona ospita il Museo Civico per la Preistoria. Un luogo in cui sono state documentate le fasi più antiche del popolamento umano nel territorio.

I visitatori del museo hanno la possibilità di visionare i diversi materiali recuperati nell’area grazie agli ultimi metodi di ricerca e di verificare quanto e come il paesaggio di Monte Cetona sia cambiato nel tempo.

A pochi passi dal museo è, inoltre, possibile ammirare il Parco Archeologico Naturalistico di Belvedere, al cui interno è racchiuso l’Archeodromo del Belvedere, ovvero la ricostruzione fedele di un villaggio dell’Età del Bronzo.

Il luogo perfetto in cui visitare le cavità che si sono formate nel corso dei millenni nei blocchi di travertino e che rappresentano delle vere e proprie abitazioni utilizzate dall’essere umano fin dall’antichità.

Alcune grotte sono luoghi di culto, altre di sepoltura, una pare sia stata addirittura la sede del soggiorno di San Francesco.

Siena in Toscana nasconde reperti della Preistoria
Immagine | Unsplash @AlessandroRossi – Spraynews.it

Siena

Nei laboratori del dipartimento di Scienze Archeologiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena sono esposte alcune collezioni dedicate alla Preistoria, all’archeologia classica e a quella medievale.

Un vero e proprio museo che presenta al suo interno i reperti rinvenuti nel corso di progetti di ricerca sul campo o da raccolte didattiche e pannelli, oltre che repliche e riproduzioni, dalla Preistoria al Rinascimento.

Manciano

In Maremma, a Manciano, non va perso il Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora.

Qui chiunque può intrattenersi con esperienze multimediali interattive, approfondendo la propria conoscenza delle ere comprese tra il Paleolitico e l’Età del Bronzo attraverso l’utilizzo di dispositivi per la realtà aumentata, di QR code e di ricostruzioni in 3D.

Pontremoli

Il Castello di Piagnaro, sopra il borgo di Pontremoli, ospita il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, contenente una raccolta di sculture che rappresentano un enigma in parte ancora irrisolto.

Scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute in questo luogo tra il IV e il I millennio a.C, le Statue Stele rappresentano il patrimonio più antico e misterioso di quest’area geografica.

Scarperia e San Pietro

Nel Mugello, nel borgo di Scarperia e San Pietro, si trova il Centro di Documentazione Musei Sant’Agata.

Qui sono raccolti alcuni reperti risalenti a varie epoche, dalla Preistoria al Medioevo, e che fungono da testimonianza della presenza dell’Uomo nell’area del Mugello.

Nella stessa zona è stato anche ricreato un villaggio preistorico con capanne tipiche dell’età paleolitica, del bronzo e del ferro.

Isola d’Elba

Sul Monte Capanne si possono ammirare alcuni menhir, ovvero dei sassi disposti verticalmente. Questa è un’area in cui sono stati ritrovati molti manufatti che oggi si trovano al Museo Archeologico di Marciana.

Isola del Giglio

Presso l’Isola del Giglio sono stati rinvenuti dei ritrovamenti che lasciano pensare a insediamenti di epoca neolitica in questa zona, mentre sui fondali di Punta Scaletta e di Cala Spalmatoio a Giannutri sono presenti alcuni resti di navi etrusche e romane.

Pianosa e Isola di Capraia

Altri luoghi d’attrazione sono Pianosa, dove sono stati scoperti diversi utensili risalenti al Paleolitico, e la Grotta dei Cervi a Cala Biagio, dove sono stati rinvenuti resti animali.

Le pietre disposte a cerchio sulla Sella dell’Acciatore lasciano, invece, pensare che anche sull’Isola di Capraia possano essere vissuti uomini preistorici.

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