Vuoi vincere sempre a sasso, carta, forbici? Ecco il trucco

La morra cinese è uno dei giochi che viene solitamente praticato per stabilire un vincitore tra uno o più sfidanti a sorte. È possibile vincere sempre a sasso, carta, forbici? Alcuni ricercatori hanno scoperto l’utilità di diversi trucchi che potrebbero aumentare le vostre possibilità di successo

 

Chi almeno una volta nella vita non ha mai giocato a sasso, carta, forbici alzi la mano.

Siamo certi che praticamente nessuno di voi abbia sollevato nemmeno dito.

La morra cinese è uno dei giochi più famosi in tutto il Mondo, nonché uno dei più praticati quando si ha bisogno di stabilire un vincitore tra uno o più sfidanti a sorte.

È così che molto spesso di riescono a risolvere in modo pratico delle dispute che altrimenti sembrerebbero non trovare soluzione.

Sebbene possa sembrare strano, non si tratta però di gesti casuali, bensì di un gioco che nutre un forte legame con la psicologia e la statistica. Non ci credete?

Vincere a sasso, carta, forbici: fortuna o ragionamento?

Chi pensa che la morra cinese sia un gioco dettato semplicemente da casualità e fortuna, si sbaglia.

Atlete donna giocano alla morra cinese
Immagine | Wikimedia Commons photo by RonJonMan under licence CC BY-SA 2.0 DEED (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/deed.en) – Spraynews.it

Dietro un semplicissimo sasso, carta, forbici, si nasconde un mondo di combinazioni possibili e, talvolta, prevedibili.

La morra cinese, infatti, è un gioco di psicologia e statistica.

Uno di quei passatempi in cui la conoscenza dell’avversario conta, così come anche il calcolo delle probabilità.

Ognuno dei tre simboli – sasso, carta, forbici – può vincere o perdere una mano, eppure, statisticamente, ci sono delle combinazioni migliori di altre.

In linea teorica, tutto appare in perfetto equilibrio, ma in linea pratica ci possono essere forti differenze tra ognuno dei simboli che si decide di giocare in ogni mano.

Quando a subentrare è il fattore umano, ogni scelta può essere condizionata dal proprio modo di pensare, dalle emozioni che si provano sotto stress, dalle proprie convinzioni.

Tutti aspetti che, se studiati, possono aiutare a capire l’avversario e spesso anche ad anticiparne le mosse.

Questo aspetto unito ai dati statistici ha portato diversi studiosi ad affermare che esistono davvero dei trucchi che possono aumentare le chance di vittoria quando si gioca a sasso, carta, forbici.

Curiosi di scoprire quali sono? Vediamolo subito insieme.

Trucchi per vincere alla morra cinese

Solitamente, chi gioca alla morra cinese è portato a pensare che il “sasso” sia la mano più forte da giocare e le “forbici” la più debole, dal momento che il sasso sconfigge proprio le forbici.

Per questo, capita molto spesso che una sfida di morra cinese si apra con almeno uno dei due giocatori che effettua il gesto del sasso, chiudendo il proprio pugno.

Secondo quanto analizzato dalla World Rock Paper Scissors Association, questa è una scelta comune, soprattutto tra i principianti, motivo per cui in una sfida tra neofiti del gioco si consiglia di aprire con la “carta”, così da battere l’avversario che punta tutto sul “sasso”.

Tra esperti, un buon consiglio potrebbe essere, invece, quello di aprire con le “forbici”, in quanto l’avversario sarà portato a scartare il “sasso” per i motivi sopra citati. In questo modo si avrà la possibilità di vincere o, al massimo, di pareggiare la mano.

Sempre stando alla World Rock Paper Scissors Association, l’annunciare la tipologia di mano che si andrà a giocare da lì a poco può rivelarsi utile per condizionare l’avversario.

Alcuni dati dimostrano, infatti, come il dire che si giocherà “sasso” porta l’avversario a non giocare “carta”.

Di conseguenza, giocare “forbici”, darà ancora una volta nella peggiore delle ipotesi una situazione di stallo o, nella migliore, una vittoria.

Uomini giocano alla morra cinese
Immagine | Wikimedia Commons photo by Jeff Eaton under licence CC BY-SA 2.0 DEED (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/deed.en) – Spraynews.it

Ciò che è stato, invece, osservato da alcuni ricercatori dell’Università di Zhejiang è che chi sta vincendo tende a ripetere le proprie mosse, mentre chi sta perdendo è solito seguire un modello ciclico nella scelta delle proprie azioni.

Questo è quanto è emerso dallo studio di circa 20.000 partite di sasso, carta, forbici tra 360 studenti.

Per battere l’avversario, gli si deve quindi impedire di utilizzare la stessa mano con cui quest’ultimo ha vinto in precedenza.

Secondo quanto appurato anche da un altro studio comparso sulla rivista Scientific Reports, la psicologia umana influisce anche sul semplice gioco della morra cinese, con le diverse emozioni che possono condurre un giocatore alla vittoria o alla sconfitta, talvolta, anche abbastanza banalmente.

Per dimostrarlo, i ricercatori canadesi e britannici di tale studio hanno fatto gareggiare delle persone contro un computer, operante delle scelte assolutamente casuali.

Ciò che è stato notato è che le decisioni prese dagli esseri umani, invece, non erano casuali affatto.

La maggior parte delle persone tendeva a riproporre la propria mano se questa aveva appena fatto vincere un turno, salvo invece cambiarla dopo un pareggio o una sconfitta.

Gli studiosi hanno notato anche la tendenza a scegliere una mano inferiore dopo una sconfitta (es: passaggio dal “sasso” alle “forbici”, ndr) e superiore dopo un pareggio (es: passaggio dal “sasso” alla “carta”, ndr).

A fronte di una sconfitta gli esseri umani si sentono più vulnerabili e la prima reazione è quella di cambiare la propria strategia, così da poter tornare a vincere. Questo rende, però, estremamente prevedibile un giocatore agli occhi dell’avversario.

Per questo, in presenza di un giocatore che agisce seguendo la media, è possibile aumentare le proprie probabilità di vittoria seguendo qualche trucco.

Il primo è quello di giocare un simbolo che possa battere quello giocato precedentemente dall’avversario e che l’ha portato alla vittoria (es: giocare “forbici” se il nostro avversario ci ha appena sconfitti giocando “carta”).

All’opposto, il consiglio è quello di giocare la stessa mano giocata dall’avversario se quest’ultimo ha appena perso un turno. Esso sarà, infatti, portato a scegliere il simbolo inferiore al precedente (es: giocare “forbici” se il nostro avversario ha appena perso giocando “forbici”, dato che ora giocherà “carta”).

Terzo consiglio, emerso dallo studio britannico-canadese, è quello di giocare una mano inferiore di quella appena scelta se il round è finito in pareggio. L’avversario tenderà a cambiare simbolo (es: scegliere “carta” se si ha pareggiato con le “forbici”).

Riprendendo quanto studiato dai ricercatori dell’Università di Zhejiang, altri cinque trucchi per aumentare le chance di vittoria a morra cinese sono:

1. Giocare “carta” alla prima mano contro un uomo, soprattutto se principiante. Nella maggior parte dei casi, infatti, esso aprirà la propria partita con il “sasso”.

2. Decidere il simbolo da giocare in base all’ultimo risultato ottenuto. Se l’avversario ha vinto, sarà portato a riutilizzare il simbolo vincente. Viceversa, sarà portato a cambiarlo, giocando il simbolo che avrebbe vinto contro il simbolo perdente che ha appena giocato.

3. È abbastanza improbabile che l’avversario giochi per tre volte di fila lo stesso simbolo. Dopo due mani uguali, il consiglio è quello di giocare il simbolo che avrebbe perso contro quello giocato per due volte di fila dall’avversario (es: scegliete “sasso” se l’avversario ha giocato per due volte consecutive “carta”).

4. Chiudere gli occhi può aumentare le chance di vittoria. La tendenza di un giocatore è quella di copiare l’avversario, modificando la propria mossa non appena si accorge del simbolo che sta per essere giocato dall’altra persona. Per questo, chiudere gli occhi prima di giocare una mano potrebbe aumentare le possibilità di pareggio o vittoria, in quanto la nostra scelta sarà meno condizionata. Le statistiche lo confermano.

5. Se state perdendo in continuazione, allora giocate “carta”. I dati dimostrano che le “forbici” vengono giocate meno frequentemente di “carta” e “sasso”, più precisamente il 29,6% delle volte. Dal punto di vista statistico, saperlo può quindi darci un piccolo vantaggio.

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