Carne del supermercato, ci hanno sempre mentito: guarda l’etichetta e lo scopri

Hai l’abitudine di guardare le etichette della carne al supermercato? Ecco perché dovresti e a che cosa fare attenzione.

Tutte le persone hanno bisogno di recarsi al supermercato per fare la spesa e prendere i vari alimenti. Tra gli scaffali di tutte le catene esistenti si può trovare di tutto, ma molte persone sono scettiche su alcuni cibi in particolare.

Un esempio, è la provenienza della carne. Sappiamo esattamente dove viene prodotta la carne esposta al supermercato? Guardiamo l’etichetta e sappiamo capire le informazioni che questa riporta?

C’è un caso che ha fatto il giro del web. Lo prenderemo da esempio per approfondire l’argomento delle etichette e di cosa guardare per sapere che cosa si sta acquistando.

Carne del supermercato: è importante guardare l’etichetta ed ecco perché

Un consumatore abituale di un supermercato di Milano ha condiviso sui suoi profili social un caso emblematico in cui si riportava la dicitura “Coscia di agnello di Sardegna”. La convinzione, dunque, era che quella carne provenisse dall’isola italiana. Non era così. Leggendo attentamente ci si poteva rendere conto che le cose stavano molto diversamente.

Carne di pollo al supermercato
Carne del supermercato (Spraynews.it)

Sull’etichetta del prodotto c’era scritto molto chiaramente che quell’agnello era stato allevato in Grecia e poi macellato in Olanda. Soltanto alla fine c’è stata l’elaborazione del prodotto in Sardegna. Questo vuol dire che non si tratta di un agnello allevato in Sardegna.

I consumatori possono sentirsi, quindi, presi in giro da una dicitura del genere. Come mai ben evidente c’è la scritta “Sardegna” e prati e pascoli che richiamano la bellissima terra sarda? In realtà, nonostante tutte le polemiche nate, l’etichetta scritta in questo modo rispetta la legge.

Ci spieghiamo meglio. Il prodotto che ha fatto il giro del web riportava la scritta “coscia di agnello di Sardegna” ed era un prodotto IGP (Identificazione Geografica Protetta). Secondo la legge italiana per essere IGP un prodotto deve avere subito almeno una fase della lavorazione nell’area geografica di riferimento.

Nel caso di questo agnello sappiamo che è stato allevato in Grecia, macellato in Olanda e poi elaborato in Sardegna. Quindi, la dicitura sull’etichetta che riporta il nome dell’isola è corretta. I consumatori devono, quindi, essere a conoscenza di queste regole e non farsi ingannare o forviare da ciò che vede scritto.

Ci sono molte polemiche sul fatto che questa legge non sia del tutto giusta, ma al momento le cose stanno così e tutti quelli che acquistano regolarmente la carne al supermercato ne devono essere consapevoli.

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