Morgan, dal Bugogate agli insulti omofobi: i comportamenti controversi del cantante

Morgan e gli insulti omofobi: il concerto di Selinunte del cantante sta portando con sé numerosi strascichi polemici. Non è di certo la prima volta: Castoldi, negli anni, è stato protagonista di diversi episodi controversi…

Morgan, al secolo Marco Castoldi, cantante e artista classe 1972, è finito ancora una volta nell’occhio del ciclone. Questa volta per aver perso le staffe durante un concerto a Selinunte, in Sicilia. Lì Morgan ha trasformato un momento di omaggio a Franco Battiato in uno show, francamente, evitabile. Castoldi, infatti, ha preso di mira il pubblico, riempiendolo di insulti: “Io non canto per gente così, avete avuto abbastanza, perle ai porci si chiama questo. Non avere la sensibilità per capire la musica. State venendo a rompere i cog**** a me, che vi ho dato una cosa. Fate ridere, siete proprio stupidi. La società è una m**** fatta da gente come voi. State zitti, basta, avete rotto il ca***. Cosa venite a fare, fate ridere. Ho dei sentimenti, co******. Non sono un personaggio. Andate a vedere, Marracash andate a vedere Fedez! Siete dei bifolchi, avete pagato ma non sapete chi sono. Rispettate quello che state vedendo: è arte, non la vedrete da altre parti“. Non contento, poi, ha attaccato uno spettatore con insulti omofobi: “Vai a fare in ***, fr*** di m****, co****“.

Morgan, non solo insulti omofobi: quante polemiche

L’episodio di Selinunte non è di certo il primo episodio controverso che vede protagonista il cantante. Poche settimane fa, lo stesso Morgan, era stato duramente criticato durante l’inaugurazione degli eventi estivi del Maxxi a Roma. Il suo discorso, così come quello pronunciato da Vittorio Sgarbi che era sul palco con lui, era stato considerato altamente sessista. Lui si era, di contro, giustificato, allontanando ogni polemica: “Ho suonato brani di Bruno Martino, Tony Renis e parlato di Leopardi e anche Sgarbi ha ricordato in modo affettuoso la sua vita passata allora bandiamo Don Giovanni e Casanova come figure dalla storia? – aveva detto – Se oggi ci fosse Carmelo Bene, da parte di un pensiero del genere, così arretrato, sarebbe considerato alla pari del mostro di Düsseldorf, se fosse per queste persone verrebbe censurato. Trovo culturalmente violenta l’azione che stanno portando avanti“.

Morgan durante uno spettacolo
Immagine | Ansa @Ufficio stampa – Spraynews.it

Il “Bugogate” a Sanremo

Ma la lista delle polemiche e degli episodi controversi che riguardano Morgan è ancora molto lunga. Potremmo, per esempio, parlare della burrascosa fine del matrimonio con Asia Argento o della famosa casa pignorata a Monza. O ancora, del cosiddetto “Bugogate”. Sul palco di Sanremo, infatti, Morgan ha dato vita a una delle polemiche che più hanno fatto parlare di lui. Nell’edizione 2020 l’artista lombardo si presentò alla kermesse musicale insieme al cantante Bugo. Il resto, in qualche modo, è storia. Dopo litigi, frecciatine e altro ancora, Morgan decise di sferrare il suo attacco contro Bugo direttamente sul palco. I due entrarono per cantare, ma Morgan decise di modificare una strofa della loro canzone con parole proprio contro Bugo, il quale abbandonò il palco.”Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera e l’ingratitudine e la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa, certo disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia, ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io“, diceva il testo, che nel tempo è diventato famoso in tutta Italia, sui social e non solo.

Vennero squalificati dalla gara e la spaccatura non si è mai risanata, con continui scontri a distanza su stampa e social. “Sono stato usato, bullizzato, mobbizzato. Avrei dovuto cantare e dirigere l’orchestra; ho finito per diventare l’ospite di Bugo, che cantò pure la mia parte della canzone. Così nella serata finale gli ho reso la pariglia“, ha dichiarato in seguito Morgan.

Mi dicono che ancora fai interviste e mi citi perché vuoi il titolone, sennò non ti caga più nessuno. L’unico che ti caga è il politico di turno, perché è questo quello che fai: hai bisogno del politichetto di turno, sgorbietto, che ti dà il programmino sulla Rai così sei contento. Tanto come compositore sono 20 anni che non fai un cazzo, non sei mai stato un cantautore, avresti voluto esserlo, ecco perché mi hai sempre adorato: perché non potevi essere come me“, aveva, invece, replicato Bugo.

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