Pomodori, qual è il momento migliore per la semina? Avrai un raccolto incredibile

Il momento migliore della semina per avere un buon raccolto di pomodori è soltanto uno, ecco tutte le informazioni utili.

La cucina italiana non può fare a meno del pomodoro. È un ingrediente molto versatile, che si usa in tante forme diverse e in diversi modi. Quante ricette conoscete con il pomodoro tra la lista degli ingredienti? Tantissime. E si possono coltivare facilmente nel proprio orto.

Bisogna solamente sapere qual è il momento migliore per la semina e avrete un raccolto di pomodori eccezionale. Qual è il periodo giusto? Siamo qui per questo.

In questo articolo, qui di seguito, vedremo non solo qual è il periodo migliore di seminare, ma anche qualche consiglio prezioso per la coltivazione corretta. La conseguenza è un raccolto abbondante pieno di pomodori gustosissimi.

Il momento migliore per la semina dei pomodori: qualche consiglio utile

Il pomodoro è una pianta della famiglia delle Solanaceae i cui frutti sono chiamati anch’essi pomodori e sono coltivati in tutto il mondo. In realtà, quello che noi vediamo come un frutto è la bacca della pianta che ha avuto origine nell’America centrale. Ben presto fu chiamato “pomo d’oro” in Italia per la colorazione gialla prima della maturazione. In Francia, invece, “pomme d’amour” (pomo dell’amore) per le sue proprietà afrodisiache. Almeno, questo era quello che si credeva tanto tempo fa.

Pomodori
Pomodori (Spraynews.it)

Ad oggi, i pomodori sono sempre disponibili in moltissime varietà diverse e di tutte le dimensioni. Ma quanto sarebbe bello avere un bel raccolto nel proprio orto, invece di andare sempre a prenderli al supermercato? In questo modo potete anche avere la sicurezza della loro genuinità.

Per farlo dovete sapere qual è il momento esatto della semina. Questo, secondo gli esperti, è quando non c’è più il pericolo di gelate tardive. Di solito, questo momento coincide con l’inizio del mese di aprile. Tuttavia, potrebbero esserci delle condizioni meteorologiche straordinarie ed è bene tenerle sempre controllate.

Fatto questo, però, è il momento di seguire un procedimento preciso che consiste nel preparare, per prima cosa, il terreno adatto. Questo deve essere con un pH compreso tra 6 e 6,8, deve essere ricco e ben drenato oltre a contenere compost o letame nel substrato. Dapprima in vaso e poi, quando le piante saranno robuste, si possono piantare nel terreno.

Meglio fare questa azione a fine maggio nel tardo pomeriggio e avere cura di dare molta profondità alle radici. Inoltre, ricordatevi di distanziare ogni pianta almeno 50 centimetri, compattare per bene il terreno e innaffiare abbondantemente. L’esposizione sarebbe migliore a sud per il sole.

La cura nel tempo è essenziale. Bisogna innaffiare regolarmente, mettere un po’ di compost per evitare la formazione di umidità, innaffiare solo alla base e non bagnare le foglie. Poi, è importante eliminare i pollini e concimare con un fertilizzante ricco di potassio.

Infine, ricordiamoci di controllare sempre le piante perché in agguato ci sono costantemente parassiti e malattie che possono rovinare tutto. Allora, armarsi di determinazione, pazienza e costanza è un’ottima idea.

 

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