Raccolta differenziata, quali sono gli errori più comuni? I consigli per evitarli

La raccolta differenziata è una pratica fondamentale per il corretto smaltimento dei rifiuti, ma  bene ribadire alcune fondamentali regole

La raccolta differenziata è un processo cruciale per la gestione sostenibile dei rifiuti, che coinvolge la separazione e la raccolta di diversi tipi di rifiuti in modo da poterli riciclare, riutilizzare o smaltire in modo appropriato. Questo semplice atto quotidiano ha un impatto significativo sull’ambiente, sulla salute pubblica e sulla conservazione delle risorse naturali.

Cos’è la raccolta differenziata?

Anche se giunti quasi alla fine del 2023 speriamo che i principi della raccolta differenziata siano ben noti, repetita iuvant. E quindi eccoci qui a ricordare cos’è e a cosa serve, perché meglio affermare una volta in più la sua importanza. La raccolta differenziata è un processo che richiede ai cittadini di separare i rifiuti in categorie specifiche in base al loro tipo, come carta, plastica, vetro, metallo e rifiuti organici. Questi materiali separati vengono poi raccolti separatamente e inviati a impianti di riciclaggio, discariche o strutture di compostaggio per essere trattati in modo appropriato.

L’importanza della raccolta differenziata

  1. Conservazione delle risorse: la raccolta differenziata contribuisce a conservare le risorse naturali. Riciclando materiali come carta, vetro e plastica, riduciamo la necessità di estrarre nuove risorse, come alberi o petrolio. Questo aiuta a preservare gli habitat naturali e a mitigare l’erosione del suolo.
  2. Riduzione dei rifiuti: la raccolta differenziata riduce il volume complessivo dei rifiuti destinati alle discariche. Questo significa meno terreno occupato da discariche e una minore possibilità di inquinamento del suolo e delle acque sotterranee.
  3. Riduzione delle emissioni di gas serra: la produzione di materiali vergini richiede notevoli quantità di energia e può generare emissioni di gas serra. Riciclare e riutilizzare materiali contribuisce a ridurre queste emissioni, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
  4. Creazione di posti di lavoro: ebbene sì: l’industria del riciclo e del recupero dei rifiuti crea posti di lavoro locali, promuovendo l’occupazione e sostenendo l’economia locale.
  5. Miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua: la corretta gestione dei rifiuti riduce il rischio di inquinamento dell’aria e dell’acqua causato dalla decomposizione dei rifiuti. Ciò migliora la qualità della vita nelle comunità locali.
  6. Promozione della responsabilità individuale: la raccolta differenziata insegna ai cittadini l’importanza della responsabilità individuale nella gestione dei rifiuti. Questo può portare a una maggiore consapevolezza ambientale e comportamenti più sostenibili.

Come possiamo contribuire alla raccolta differenziata

  1. Educazione: è essenziale educare la comunità su come effettuare correttamente la raccolta differenziata. Ciò include la separazione accurata dei materiali e il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi.
  2. Utilizzo di contenitori adatti: utilizzare contenitori adeguati per la raccolta differenziata a casa o sul posto di lavoro facilita il processo.
contenitori per raccolta differenziata
Immagine | unsplash @nareetamartin – spraynews.it
  1. Partecipazione attiva: partecipare in modo attivo alla raccolta differenziata e incoraggiare gli altri a farlo può avere un impatto significativo sulla riduzione dei rifiuti.
  2. Supporto alle politiche locali: sostenere politiche locali che promuovono la raccolta differenziata e il riciclo può avere un impatto duraturo sulla gestione dei rifiuti nella propria comunità.

Gli errori più comuni

1. Scontrini: gli scontrini, generalmente stampati su carta termica, non sono riciclabili e dovrebbero essere gettati nell’indifferenziata.

2. Ceramica e cocci rotti: piatti, tazze e ceramiche non devono essere messi nel contenitore del vetro. Questi oggetti dovrebbero essere portati all’ecocentro o gettati nell’indifferenziata.

3. Carta oleata e carta da forno: i sacchetti di carta oleata e la carta da forno, nonostante il nome, non sono riciclabili. Devono essere gettati nell’indifferenziata.

4. Cartoni della pizza: se i cartoni della pizza sono sporchi o contengono residui di cibo, dovrebbero essere gettati nell’indifferenziata. Altrimenti, vanno nella raccolta della carta, a condizione che siano puliti.

5. Cozze e vongole: i gusci di cozze e vongole sono un rifiuto problematico poiché sono costituiti principalmente da pietra calcarea e dovrebbero essere gettati nell’indifferenziata.

6. Tovaglioli e fazzoletti: i tovaglioli e i fazzoletti sporchi vanno nell’umido, mentre quelli decorati o simili a stoffa vanno nell’indifferenziata. Questo perché contengono fibre antispappolo difficili da riciclare

7. Mozziconi di sigarette: i mozziconi di sigarette sono molto lenti a degradarsi e dovrebbero essere gettati nell’indifferenziata.

8. Plastica dura: oggetti di plastica dura come utensili da cucina o giocattoli non vanno nel contenitore della plastica, ma dovrebbero essere portati all’isola ecologica più vicina.

9. Sacchetti di plastica: non mettere oggetti correttamente separati in sacchetti di plastica all’interno dei contenitori della raccolta differenziata, poiché questo può ostacolare il processo di separazione dei materiali.

10. Cartoni Fuori dai Contenitori: una regola fondamentale è quella di inserire carta e cartone nei contenitori appositi. Lasciare cartoni all’esterno esposti agli agenti atmosferici può causarne il degrado prima del riciclo. È inoltre consigliabile schiacciare le scatole per ridurne il volume.

11. Imballaggi Contaminati da Cibo: gli imballaggi di carta e cartone che sono sporchi o contengono residui di cibo, come quelli utilizzati per la pizza, non dovrebbero essere gettati nella raccolta differenziata di carta e cartone. Invece, dovrebbero essere smaltiti nel contenitore dell’organico.

12. Carta e Imballaggi Contaminati da Sostanze Chimiche: la carta o gli imballaggi contaminati da sostanze chimiche o velenose, come vernici o solventi, non dovrebbero essere riciclati nel contenitore della carta. Questi devono essere smaltiti nell’indifferenziata.

13. Nastro Adesivo e Graffette: prima di gettare carta o cartone nel contenitore della carta, è importante rimuovere il nastro adesivo, le graffette e qualsiasi altro materiale non cellulosico presente. Questi materiali dovrebbero essere smaltiti separatamente.

14. Plastica: imballaggio o non imballaggio? la raccolta della plastica dovrebbe includere solo gli imballaggi, non oggetti in plastica non destinati a contenere merci. Ad esempio, uno spazzolino va nell’indifferenziato, mentre un tubetto di dentifricio va nella plastica.

15. Cristallo e pyrex: oggetti in cristallo e pirofile in pyrex, sebbene assomiglino al vetro, non possono essere conferiti nella raccolta del vetro a causa delle loro caratteristiche di riciclo incompatibili. Vanno nell’indifferenziato.

16. Piatti, bicchieri, posate usa-e-getta: bicchieri e piatti usa-e-getta vanno nella plastica, ma le posate non sono considerate imballaggi e vanno nell’indifferenziato.

17. Bioplastiche: le bioplastiche non vanno automaticamente nella raccolta dell’organico. Devono essere compostabili e avere certificazioni specifiche. Non tutti gli impianti di compostaggio possono processarle, quindi è importante informarsi sulle regole del proprio Comune.

18. Bottiglie e tappi: le bottiglie di plastica vanno nel bidone corrispondente, ma il tappo deve essere lasciato attaccato. Questo aiuta i lettori ottici a distinguere il PET (bottiglia) dal PP (tappo).

19. Lampadine: non tutte le lampadine sono uguali. Le lampadine alogene e ad incandescenza vanno nell’indifferenziato, mentre le altre (fluorescenti, a led, a neon, ecc.) sono considerate RAEE e devono essere portate all’ecocentro o ai punti di raccolta specifici per i RAEE.

Farsi aiutare dalle app

Junker è un’app intelligente che può aiutare a riconoscere i prodotti e a smaltirli correttamente. Questo può essere particolarmente utile considerando le differenze nelle regole di raccolta da un Comune all’altro. L’app legge il codice a barre del prodotto e fornisce istruzioni specifiche basate sul Comune di riferimento, aiutando così a evitare errori nella raccolta differenziata.

 

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