Una città italiana è la terza più inquinata al mondo: dati shock

I dati più recenti diffusi dal sito svizzero IQAir e riguardanti l’inquinamento atmosferico non sono positivi: una città italiana è preda dello smog.

Il sito svizzero IQAir ha diffuso proprio ieri i dati relativi all’inquinamento atmosferico nel mondo. Non c’è nulla di rassicurante, e gran parte delle città sono risultate fortemente inquinate, dominate dallo smog. L’inquinamento dell’aria è determinato da numerosi fattori, come le attività antropiche, le fabbriche, il traffico, i cambiamenti climatici, l’accumulo di polveri sottili per via della scarsità di neve e piogge.

Insomma, diventa sempre più complicato pulire l’aria delle città, e occorre premere fortemente su uno sviluppo Green, sulla cosiddetta transizione ecologica. Ma a preoccupare particolarmente è un dato: una città italiana è risultata al terzo posto delle città più inquinate sul pianeta, subito dopo Lahore, in Pakistan, e Dacca, in Bangladesh.

Terza città più inquinata al mondo: Milano infrange un record negativo

Traffico con auto incolonnate
Traffico con auto incolonnate (Spraynews.it)

Milano è risultata al terzo posto delle città più inquinate sul pianeta, almeno per quanto riguarda l’inquinamento da smog, con una qualità dell’aria pessima e che incide fortemente sulla salute dei cittadini. IQAir collabora con organizzazioni affini nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. Inoltre, il sito svizzero è partner tecnologico del Programma Ambientale delle Nazioni Unite e di Greenpeace.

Dunque, la città di Milano è soffocata dallo smog. Si tratta di polveri che complicano il respiro e compromettono la salute dei cittadini. Naturalmente, i dati si riferiscono solo agli ultimi giorni, e non rappresentano il quadro di una condizione generale. Tuttavia, questi devono far riflettere e devono spingere l’Amministrazione a prendere provvedimenti.

Come si legge sul portale IQAir, la concentrazione di PM2,5 a Milano è attualmente di 3,5 volte superiore al valore standard fornito dall’OMS. I valori relativi alla qualità dell’aria sono suddivisi in fasce: da 0 a 50 significa aria buona, 51 – 100 aria moderata, 101 – 150 poco salutare per soggetti sensibili. E poi 151 – 200 non salutare per tutti, 201 – 300 pericolosa. Infine, oltre 300 punti è deleteria.

Milano, la qualità dell’aria è pessima, ma c’è chi contesta i dati

Negli ultimi giorni, a Milano si sono registrati in media 190 punti, e si tratta di una condizione che si palesa sempre più spesso durante il corso dell’anno, con dei giorni in cui si notano dei picchi davvero gravi. Il meteo, in tutto ciò, ci mette la sua: il vento non tira e le precipitazioni sono assenti. Senza contare l’enorme quantità delle industrie e degli allevamenti intensivi in tutta la Pianura Padana.

A questi, si vanno ad aggiungere le emissioni dei veicoli, i fertilizzanti usati in agricoltura, e anche la grave assenza di verde in una città come Milano, dove si osserva quasi solo cemento. Eppure, nonostante lo stato di allerta, il sindaco Beppe Sala mette in discussioni i dati forniti dal sito svizzero, accusando IQAir di riportare notizie infondate.

“Sono le solite notizie estemporanee gestite da un ente privato. ARPA riporta altre analisi, che dicono il contrario” ha ammesso il sindaco, dicendo di prendere provvedimenti per migliorare progressivamente la qualità dell’aria. Parole simili sono state utilizzate dal presidente di Regione Attilio Fontana, secondo il quale “stiamo ottenendo ottimi risultati per combattere lo smog”.

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