Distico modenese, le caratteristiche dell’insetto difficile da avvistare

Un’incredibile scoperta è stata fatta nella zona di S.Annapelago, in comune di Pievepelago. Qui, infatti, grazie a Fabrizio Bernardi di S.Anna, noto conoscitore di natura, storia e tradizioni locali, è stato rintracciato un raro insetto ‘modenese’. ‘Dytiscus mutinensis’ è stato finalmente fotografato dopo estenuanti ricerche: di lui, infatti, pochissime le immagini disponibili, e pochi gli esemplari finora individuati in Grecia, nei Balcani e in alcune regioni italiane.

Specie molto rara, questo viene individuato con un termine molto raro che riprende l’antico nome della città di Modena, mutinensis, derivante da Mutina. Questo Distico, quindi, è una vera e propria scoperta: nonostante la mole di lavoro richiesta, la soddisfazione è stata poi davvero tanta. Scopriamo la storia insieme. 

Le parole di Bernardi

Era da diversi anni che ne supponevo l’esistenza in alcune zone del nostro alto Frignano, e solo dopo vari appostamenti, soprattutto notturni, sono riuscito ad avere le prove della sua presenza che ho subito segnalato agli enti interessati. È stata una grande emozione poterlo riprendere nel suo ambiente naturale semi-acquatico, in una zona che per ora si ritiene sia meglio non divulgare pubblicamente”, ha dichiarato Fabrizio Bernardi, che ha portato a termine la scoperta.

Un'immagine del Dytiscus mutinensis
Immagine | @Ambiente.regione.emilia-romagna.it – Spraynews.it.

A tale proposito e più in generale, interpellerò il Parco Emilia Centrale per il ripristino di alcune vecchie aree con torbiere (ormai interrate o bonificate nei secoli scorsi) per la salvaguardia di casi particolari di fauna rara. L’avvistamento è comunque la dimostrazione del valore naturalistico della nostra montagna modenese, ancora con ambienti che permettono la presenza di un’ampia gamma di varietà di animali anche quelli più rari”, ha poi concluso Bernardi. Nella Regione Emilia Romagna, però, le segnalazioni arrivavano già da tempo. Come sollecitato dal Servizio parchi e risorse forestali, per questo tipo di Distico “sarebbe opportuno ottenere maggiori conoscenze sullo stato di salute di quest’insetto nel territorio regionale, dato che diverse segnalazioni sono datate e non più riconfermate, e attualmente sono noti solo pochissimi dati sullo status di questa specie nel territorio emiliano-romagnolo. Si tratta di specie rara, particolarmente vulnerabile perché legata ad ambienti palustri più che altro in pianura, attualmente tra gli habitat più fragili e minacciati dell’Italia settentrionale”.

Cosa sarebbe opportuno fare?

La rarità di questa specie, però, sta portando sempre più curiosi, esperti, ricercatori ambientali e faunistici a spostare l’attenzione proprio verso quello l’alto Appennino. Vale la pena ricordare che il ‘Dytiscus mutinensis’, prima d’ora, non era contemplato in nessuna normativa o legge: nonostante in quasi tutti i tomi e i volumi di letteratura fosse dichiarata come ‘rara’, non sono mai stati pubblicati dati più esaurienti su questa specie. Inoltre, ad essa è stata attribuita la categoria ‘rara’ anche nella Checklist e Distribuzione della Fauna Italiana (Rocchi, 2005), che si concentra sul suo stato di conservazione. Il ‘Dytiscus mutinensis’, infine, è incluso tra le specie protette dalla Legge Regionale 152006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.

Il Distico Modenese, improvvisamente ricomparso nei boschi della provincia di Modena, al confine con la Toscana, è un coleottero che si riteneva da tempo estinto. Questo particolare insetto è capace di sopravvivere sott’acqua per un’ora, e si nutre di insetti e di altri organismi acquatici.

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