Ricarica lo smartphone così: io risparmio la batteria e pure in bolletta

Caricare lo smartphone è un’azione semplicissima, tuttavia per non rovinare la batteria e incidere sulla bollette occorre farlo nel modo corretto.

Mettere in ricarica un telefonino è un’azione banalissima, lo facciamo diverse volte al giorno. Tuttavia, c’è modo e modo di farlo. Caricare in modo scorretto il cellulare, infatti, non solo incide sugli sprechi di energia in casa, ma contribuisce anche a logorare la batteria. Una carica corretta, invece, permette alla batteria di durare più a lungo, e anche di risparmiare sulla corrente.

Non tutti i telefonini sono provvisti di sospensione di ricarica, quando la batteria è al completo, quindi quando è arrivata al 100%, ma i modelli più recenti possiedono questa opzione. Il fatto è che la batteria rappresenta la parte più sensibile e fragile di uno smartphone, e quindi occorre prendere in considerazione tutte le accortezze per evitare di rovinarla.

Come ricaricare lo smartphone nella maniera corretta, per non rovinare la batteria e risparmiare sulla corrente

Ricaricare il telefonino
Ricaricare il telefonino (SprayNews.it)

Come accennato, i modelli di telefoni più recenti possiedono l’opzione si sospensione di ricarica, una volta che la batteria ha raggiunto il 100% della sua carica, e quindi mitigano il problema in questo modo. È una tutela in più che le aziende produttrici hanno sostenuto, per far fronte alle continue richieste da parte dei consumatori riguardo alla deperibilità della batteria.

Ovviamente, lasciare in carica il telefono tutta la notte, come in tanti sono soliti fare, si tratta di una mossa scorretta, che incide parecchio sulla longevità dell’apparecchio. Lasciare in carica un telefono, quando questo supera il 100% di energia, è sempre deleterio, perché la carica fantasma, che incide sulle bollette della luce, prosegue, alimentando senza utilità il telefonino.

L’azienda Apple spiega che la carica degli iPhone, ma ciò è valido anche per gli Android, si interrompe quando la batteria raggiunge un livello del 100%, per poi riprendere una volta scesa sotto al 95%. Si tratta di un’opzione introdotta di recente.

I problemi legati alla batteria del telefonino

Tuttavia, nonostante questa soluzione valida, di notte gli smartphone svolgono diverse attività, come ad esempio, la sincronizzazione dei dati, l’aggiornamento del background e del backup. Significa che, nonostante il trucchetto dell’interruzione di carica, i telefonini collegati alla presa continuano comunque a consumare corrente.

Come indicano le stesse case di produzione, per mantenere sana una batteria, questa deve essere caricata quando raggiunge circa il 20% della carica, ed essere scollegata una volta arrivata al 90%. In questa fascia, la batteria si mantiene in salute e non si degrada. Questa pratica aiuta ad allungare la vita del cellulare e a conservare correttamente la batteria.

Un caricabatterie consuma in media tra i 3 e i 7 watt all’ora, la spesa generata dalle ricariche notturne del telefono, durante un anno, è di circa 40 euro. Solo di notte. Senza contare la longevità del cellulare, che tende a diminuire, costringendo la persona ad acquistare un nuovo telefono dopo pochi anni. A proposito di cellulari, c’è un trucchetto per sbloccare varie funzioni, basta digitare questi numeri.

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