Fossi in te smetterei subito di mangiarli: guarda cosa contengono

Ci sono degli alimenti che, nonostante i continui avvisi da parte delle autorità competenti, continuiamo a consumare quotidianamente.

Di questi tempi, occorre fare attenzione a tutto ciò che si porta in tavola. È importante affrontare una spesa consapevole, leggere bene le etichette, per una maggiore trasparenza sulle origini del prodotto, e è fondamentale acquistare alimenti sani, conoscerne le caratteristiche. Ci sono, tuttavia, dei prodotti alimentari che tendiamo a sottovalutare, ma che comportano un certo pericolo. Lo vediamo tutti i giorni con la frutta contaminata da pesticidi, proveniente da chissà dove.

Il questo caso il consiglio è quella di acquistare solo frutta di stagione, possibilmente locale, e di lavarla correttamente prima di consumarla. Lo vediamo con il miele di provenienza cinese, fatto in laboratorio, poco nutriente e poco salutare, venduto a prezzo stracciato, quando i nostri apicoltori sono in protesta, perché i cambiamenti climatici, i predatori delle api e le tasse elevate stanno mettendo in ginocchio l’intero settore.

Uno degli alimenti più contaminati giunge quotidianamente sulle nostre tavole: cosa sapere

Ragazza disgustata
Ragazza disgustata (Spraynews.it)

Ecco, un altro alimento fortemente contaminato, forse quello più contaminato in assoluto, è il tonno, uno dei cibi più consumati. Purtroppo, il mercurio è fortemente presente nel tonno e in tantissime altre specie marine. In Europa, il commercio di scatolette di tonno segue dei rigidi controlli, perciò ogni scatoletta presenta livelli di mercurio entro i limiti imposti dalla UE.

Significa che ogni scatoletta è sicura, ma certamente non bisogna esagerare con il suo consumo. Come mai è presente il mercurio in questo pesce? Perché, come altri grandi pesci predatori, questo vive in mari contaminati e assorbe mercurio nel proprio organismo, sotto forma di metilmercurio, senza contare le microplastiche. Per evitare rischi per la salute, in Europa sono stati stabiliti dei parametri.

I parametri di tollerabilità del mercurio contenuto nel tonno

Il limite tollerabile di assunzione settimanale, per un individuo, è di 0,3 mg. Per quanto riguarda il consumo di pesce fresco, quindi non in scatola, il limite si abbassa, per via di un minore controllo e di una maggiore contaminazione. In base a questi valori, la SSICA, ossia la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, ha svolto uno studio approfondito su diversi campioni di tonno.

Tutti i campioni in commercio che sono stati esaminati sono risultati relativamente sicuri per la nostra salute. Le linee guida europee consigliano un massimo di tre scatolette a settimana, oppure una porzione di tonno o pesce spada fresco a settimana. Le donne in stato di gravidanza dovrebbero ridurre i consumi, per evitare problemi al feto.

Insomma, questi alimenti contaminati si possono consumare regolarmente, l’importante è non esagerare con le quantità. Tra l’altro, per evitare ulteriori sprechi, è bene riutilizzare l’olio della scatoletta del tonno. Altro pesce contaminato, tra l’altro allevato in condizioni pessime, è il salmone. Sono recenti gli scandali degli allevamenti intensivi di salmone in tutta Europa. Ecco, molti prodotti ittici sono fonte di un focolaio batterico.

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